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Tutto ancora in gioco. L’avevamo previsto. Ricacciando indietro il pessimismo della ragione. Per una ragione molto semplice: gli impegni pressanti della capolista – tre partite in sei giorni – non potevano che essere i migliori alleati degli azzurri. Sperare che la Vecchia Signora vada avanti in Champions il più possibile è un atto d’amore all’incontrario. Ma che aiuta la causa. Perché certi impegni ravvicinati di un certo tipo logorano. E basta con certi luoghi comuni, spesso sollevati per giustificare l’ingiustificabile. Insomma: la Spal insegna che sul campo, quando c’è organizzazione e anima, i fatturati contano poco o nulla. Il Napoli, per sua scelta, è uscito da ogni competizione. Per potersi concentrare sull’obiettivo che tutta la città attende da troppo tempo. Insieme con la messa in sicurezza di monumenti e chiese del centro storico. Perché non si vive di solo calcio.

 

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