Home Calcio Napoli Se la palla potesse parlare…

Se la palla potesse parlare…

Solo il calcio non vuole arrendersi allo stop per l'emergenza Coronavirus

Se anche Thomas Bach, presidente del Cio, sta prendendo in più che in seria considerazione la possibilità che per lui non si poneva proprio di dover spostare se non addirittura rinviare le Olimpiadi, davvero non si comprende ancora come nel nostro Paese solo il calcio non voglia arrendersi all’evidenza di un’emergenza sanitaria che inevitabilmente, dal Nord adesso passerà al Sud con tutti i rischi che la “malata” e poco sostenuta Sanità del Mezzogiorno possa collassare subito con tutte le conseguenze cui, purtroppo, abbiamo dovuto assistere impotenti in Lombardia e Veneto.

Non riesco a capire ancora se ci sia stupidità, ignoranza, o “cazzimma” in tanti presidenti. Lotito e De Laurentiis che volevano riprendere ad allenarsi in barba alle disposizioni del Governo, Agnelli che manda a casa i big e l’Inter cinese di Zhang che dà il “rompete le righe” ai suoi tesserati senza fissare date. Tutti, proprio tutti, hanno ragioni ed interessi personali per comportarsi in un certo modo. Non credo, me lo hanno insegnato 55 anni di calcio attivo prima da mediocre giocatore dilettante e poi da allenatore di società e rappresentative giovanili, a nessuna opera pia da parte dei dirigenti, perché se è vero che Lotito e De Laurentiis pensano l’uno allo scudetto e l’altro ad entrare almeno in Europa Agnelli e Zhang hanno l’opposto interesse di rimanere il primo in testa alla classifica, l’altro a difendere una posizione che i pericoli di eventuali play off potrebbero annullare di colpo. Lo stesso Ciellino, che a mio sommesso avviso sembra aver detto cose sensate, ha comunque tirato l’acqua al suo mulino parlando della necessità di uno stop definitivo alla presente stagione. Ipocrisia, demagogia, falsità dove a farla da padrone non sono solo i “ricchi scemi” come definì i presidenti Giulio Onesti, (vecchissimo e pure ricchissimo presidente del Coni, ndr) ma presidenti aiutati in modo vario anche da politici pronti a sposarne la causa per voti e clientele. Polemiche e speculazioni, insomma, che hanno come logica solo interessi personali e non certo la salute ed il bene di giocatori e tifosi, tantomeno il rispetto dei tempi e delle migliaia di morti. Anche Tommasi, presidente dell’Aic e Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, farebbero bene ad essere meno demagogici e più concreti nei loro interventi e non a difendere le posizioni dei loro assistiti, dei privilegiati, invocando genericamente l’attuale emergenza e la priorità della salute su tutto.

Perché piuttosto non iniziare a proiettare e programmare con i propri tesserati la possibilità di un ridimensionamento globale del sistema calcio anche attraverso il taglio e il successivo adeguamento degli ingaggi a quella che sarà la nuova realtà di un mondo che finora ha vissuto su un altro pianeta e ad un’altra velocità rispetto alla vita reale? Leggo e sento ancora parlare di acquisti o cessioni a cifre folli per la prossima stagione. E forse, neanche molti giornalisti hanno ancora compreso che per il calcio scatterà se non è già scattato l’anno zero, quello della rifondazione totale, e che le “bufale” di mercato, a meno di incoscienti follie, avranno le gambe corte anche per chi pensa di guadagnarsi le prime pagine con scoop farlocchi.

Certe volte mi domando: se la palla, “carezzata” poche volte con dolcezza e maestria e troppe volte “presa a calci” sgraziatamente, potesse parlare e decidere, forse scapperebbe di corsa rotolando via velocissima da un mondo che non le può più appartenere. Lei voleva rotolare sull’erba solo per far divertire. L’hanno ridotta ad “oppio dei popoli” in nome dei soldi e del potere. E almeno nel calcio, dove non ci sono vittime, il Coronavirus può essere visto non come l’angelo della morte ma come il giustiziere di un mondo che è diventato Sodoma e Gomorra in una torre di Babele dove egoismi, confusione e ignoranza regnano sovrani. 

Previous article“Restate a casa, fate come noi” il video-appello dei reduci dall’Erasmus del Suor Orsola Benincasa
Next articleCovid-19 uccide dipendente Anm