Quando ha lasciato lo Juventus Stadium, Maurizio Sarri ha esultato come un bambino.
Come un eroe che ha vinto la sua battaglia. Uscendo dal campo, ha dato il “cinque” ad alcuni tifosi azzurri presenti in tribuna, poi ha dato un buffetto sulla testa ad Higuain consolandolo per la sconfitta. Infine, si è goduto la vittoria con i suoi giocatori e si è commosso, così come hanno fatto tanti tifosi partenopei.
Una vittoria da scudetto
Al di là della corsa scudetto, vincere a Torino contro la Juve, per Sarri così come per tutti i napoletani, è già di per sé uno scudetto. “Credo allo scudetto ma non pensiamo se è una notte decisiva o no – spiega Sarri – ma siamo contenti di aver dato una soddisfazione enorme ai nostri tifosi che ci hanno dato grande carica e trasmesso tanto entusiasmo anche prima di venire a Torino. Ora dobbiamo stare calmi perché la Juventus è ancora prima ed ha un punto in più quindi ha lei le carte in mano. Adesso pensiamo alla partita con la Fiorentina, difficile perché non abbiamo mai vinto a Firenze. I giocatori sono felici e sono contenti di aver dato ad un popolo intero una gioia così grande. Ma non facciamo tanti voli con la testa, il campionato è ancora in mano alla Juventus per il settimo anno consecutivo e sarebbe più bello se ci fosse più alternanza. Ora dobbiamo gestire l’entusiasmo dell’ambiente, dei giocatori e della piazza facendo vivere ai ragazzi a Castelvolturno la normalità”.
Massima concentrazione
Maurizio Sarri dimostra, poi, di essere già concentrato sulle prossime partite. “Nel centro sportivo ci dovrà essere lo stesso ambiente che i giocatori hanno trovato dopo le altre vittorie, dopo i pareggi e dopo le sconfitte. Anzi, faremo qualche allenamento più duro, più intenso adesso piuttosto che qualche partita fa.
L’analisi sulla difesa
Allo Stadium – prosegue Sarri – la difesa ha fatto un buon lavoro, abbiamo messo pressione agli avversari nella loro metà campo ed il merito va anche ai difensori che hanno saputo leggere bene le azioni. Non mi sono mai concentrato sul risultato nella valutazione dei cambi avevamo in mano la partita e non volevo rendere la squadra troppo offensiva per non rischiare di concedere occasioni alla Juventus. Sarebbe stato rischioso metterli in condizione di fare delle ripartenze e per questo ho mantenuto l’equilibrio tattico iniziale. Concludere verso la porta di Buffon non è mai facile, loro prendono 2,5 tiri a partita, non di più. I ragazzi poi hanno tirato avanti per dieci mesi, anche Milik era meno brillante della partita precedente. Spero di averli più freschi nelle prossime partite. I calci piazzati – conclude Sarri – sono un mio pallino, una fissazione mia che porta risultati in ogni categoria. In serie C, in serie B ed ora in serie A”.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it