Quando da bambini giocavamo a pallone per strada nel nostro gruppo c’era un mio amico d’infanzia che, al termine dell’ultimo tiro non accettava mai la sconfitta: “Non vale, stava passando la signora”, “Non ero pronto” e così via erano le scuse più gettonate. “Stai jenn ‘nfreva”: gli rispondevamo prima di dover correre a casa a mangiare senza fare troppo tardi per evitare di prenderle da mammà. Ora, quei tempi dolcissimi e lontani allo stesso tempo conservati gelosamente nel cuore mi sono venuti in mente sentendo le dichiarazioni prima dell’allenatore della Juventus Maurizio Sarri e poi del suo portiere Gianluigi Buffon. Il primo ha detto che “il Napoli ha fatto poco per vincere” e che tutto è dipeso dalla prova molle della sua squadra mentre il secondo, addirittura, che “se la sfida fosse stata decisiva avrebbe vinto la Juve”. Quasi come se i giocatori azzurri dovessero ringraziarli perché i bianconeri li hanno fatti vincere. Manifesta superiorità, supponenza allo stato puro. Senza contegno né rispetto per gli avversari. Ma la verità è che voi due, Sarri e Buffon, state jenn ‘nfreva! Come quell’amico mio d’infanzia.
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it