Non poteva finire peggio questa settimana calcistica per Il Napoli di Ancelotti. Dopo l’infausto pareggio casalingo contro l’Atalanta, rovinosa sconfitta degli azzurri all’ Olimpico per 2-1 contro una Roma solida e cinica.
Due pali e tanti errori
Potremmo parlare di sfortuna per i partenopei, soprattutto nel primo tempo in cui i legni di Milik prima e Zielinski poi tolgono la gioia del gol, oppure del salvataggio sulla linea di porta di Smalling sull ‘inzuccata di Di Lorenzo ma sarebbe del tutto riduttivo. Il Napoli paga amaramente dazio su cali di concetrazione e sulle scellerate superficialità di Callejon prima e Mario Rui, quest’ultimo protagonista di una prestazione incresciosa.
Mentalità perduta e condizioni fisiche rivedibili confezionano la terza sconfitta in campionato del Napoli, che al momento slitta fuori la zona champions e si avvia verso un campionato molto al di sotto delle aspettative.
Nessun alibi sui rigori concessi alla Roma
Non c’è alibi che tenga questa volta. Il tocco di braccio di Callejon è rigore netto nella prima frazione, così come quello scellerato di Mario Rui nel secondo tempo. E’ arrivato il momento di recuperare le energie mentali e focalizzarsi sul ripristino degli automatismi persi. La mancanza di un interditore a centrocampo e una squadra a trazione anteriore, che non può contare sui giusti equilibri difensivi, lascerà sempre il fianco scoperto alle velenose incurisioni e contropiedi avversari.