Un toccante messaggio di Giusy, una bambina di 9 anni, che si rivolge a tutti i tifosi di qualsiasi fede calcistica
Ad inviarci la lettera in redazione è la mamma Margherita, colta dallo stupore quando la trova tra le cose di sua figlia. Giusy è una bellissima bambina di 9 anni, con problemi di udito, ma anche tanti sogni nel cassetto. Studia recitazione da 4 anni insieme al fratellino Antonio, ma purtroppo Giusy a differenza del fratellino, ha difficoltà nel trovare un’agenzia che le faccia fare un provino.
Un giorno, dopo la partita tra Fiorentina e Napoli (dove la tifosissima Giusy era in tribuna al Franchi a disperarsi per quella partita che ha portato via lo scudetto al Napoli), la piccola, con tutta la semplicità e la purezza che solo i bambini possono avere, ha preso un foglietto e una penna e ha scritto quello che aveva nel suo cuoricino.
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Di seguito la lettera:
“Ciao sono Giusy , il 15 aprile ho fatto 9 anni. Volevo scrivere una lettera. Io anche se sono femminuccia amo il calcio e tifo Napoli. Il mio sogno è conoscere i giocatori e un giorno spero lo farò. Dice mamma che sono speciale… io sono nata sorda e porto le cuffiette (i grandi le chiamano protesi). Parlo bene e sono brava a scuola e quando vedo le partite leggo gli striscioni e sento quelli che cantano. Ho letto delle cose e un po’ le ho capite ma poi ho dovuto chiedere ai grandi perché leggevo Vesuvio lavali e non capivo. Mamma mi dice che sono prese in giro e mi ha spiegato che il Vesuvio è un vulcano (ma io a scuola ho chiesto e quello che dicono mi fa paura !!! ). Perché dicono che ci deve bruciare col fuoco? Non viviamo in Italia tutti, pure quelli di Milano, Roma e Torino ? E poi… cantano pure. Ma non belle canzoni, ci dicono che puzziamo (ma se io faccio il bagno tutti i giorni lo giuro !!!). Ma non dicono solo questo. Allora io voglio dire… il fatto che non sento è brutto per me è a volte faccio diventare triste pure mamma quando sono giù’ ma io posso decidere quello che voglio sentire e voi no… e ho un trucco adesso se vado allo stadio. Le cose che dicono molti (a questo punto sono stupidi) non tanto mi piacciono allora, mi tolgo o spengo le mie cuffiette e penso che invece di dire delle cose brutte, guardo solo le bocche muoversi e decido io nella mia testa cosa stanno dicendo. A volte penso che cantano le canzoni dello zecchino d’oro, a volte che cantano cose belle… ogni giorno io mi impegno molto perché anche con le cuffiette non sento bene… e allora anche voi cercate di impegnarvi:”IMPEGNO (come dice la mia dottoressa)È SFORZARSI! Credo che essere più sportivi non è uno sforzo grande, quelli grandi li faccio io quando vado a fare le visite e mi scoccio!!! Perciò dite cose più belle perché a me così non piace più vedere la partita e venire al campo. Grazie… Giusy. E ricordate: le cose bellissime le ascolta il cuore e io Napoli e il Napoli non ho bisogno di sentirlo con le orecchie, ma mi emoziono ogni giorno perchè mi fa battere il cuore! Forza Napoli sempre”.
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![Pietro Leoncelli](https://quotidianonapoli.it/wp-content/uploads/2023/03/Pietro-Leoncelli.webp)
Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.