Il Napoli ha una storia fatta di campioni e grandi successi. Successi che si ottengono non solo grazie a un attacco prolifico e brillanti intuizioni offensive, ma anche e soprattutto grazie a una difesa solida capace di annullare qualsiasi offensiva avversaria. Difensori di assoluto livello hanno vestito la maglia Azzurra nel corso degli anni e tra i protagonisti dei successi partenopei troviamo nomi di assoluto valore calcistico. Giocatori che sono entrati nella storia del Napoli e non solo, riconosciuti da tutti come i più grandi difensori della storia. Per la rubrica delle curiosità sul calcio, ecco l’elenco dei cinque migliori di sempre.
Iniziamo questo elenco partendo dal passato, da Tarcisio Burgnich, friulano classe 1939, considerato uno dei migliori difensori del Napoli e della nazionale italiana. Con la nostra selezione ha giocato 66 partite, partecipato attivamente alla conquista degli Europei del 1968 e del secondo posto ai Mondiali del 1970, e ha chiuso la carriera a Napoli giocando tre stagioni dal 1974 al 1977 contribuendo alla conquista della Coppa Italia e della Coppa di Lega Italo-Inglese. Burgnich giocò in tutti i ruoli della difesa, prediligendo le zone centrali e facendo della marcatura stretta la sua arma più forte. Fu soprannominato Roccia da Armando Picchi, suo compagno di squadra all’Inter.
Proseguiamo con un giocatore che, a differenza di Tarcisio, ha legato la sua carriera alla bandiera napoletana: Giuseppe Bruscolotti. Nato a Sassano, in provincia di Salerno, nel 1951, giocò per ben 16 stagioni con il Napoli mettendo a referto 387 presenze e anche 9 reti dal 1972 al 1988. Anche lui specializzato nella marcatura a uomo, fu rinominato dalla tifoseria Palo ‘e fierro (Palo di ferro) per la sua forza fisica e la durezza con la quale si frapponeva agli avversari. Con gli Azzurri vinse due coppe Italia, 1 Coppa di Lega Italo-Inglese e, soprattutto, lo storico scudetto del 1987.
A proposito di scudetti, non possiamo esimerci dall’inserire in questa lista anche Ciro Ferrara, che ha avuto il merito di portare i partenopei alla conquista di ben due scudetti (1986-87 e 1989-90) oltre alla Coppa Italia dell’87, alla Supercoppa italiana del 1990 e alla prima e unica Coppa UEFA della storia napoletana (1989). Ciro Ferrara è un vero napoletano “autoctono”: cresciuto per le strade della città, formatosi calcisticamente nelle giovanili del Napoli e lanciato nei professionisti dalla stessa squadra che lo ha allevato. Molto duttile sul piano tattico, fu anche lui maestro nella marcatura a uomo, ma abile anche nel gioco aereo e negli sganciamenti offensivi.
Un’altra bandiera napoletana, di quelle nate e cresciute con la N del Napoli tatuata sul petto, è Paolo Cannavaro. Ha indossato con orgoglio la fascia di capitano nella sua seconda esperienza a Napoli, contribuendo alla rinascita della squadra dalla Serie B fino a vincere la quarta Coppa Italia della storia del club. Difensore centrale carismatico dal posizionamento impeccabile, fu messo in ombra dal fratello maggiore Fabio, campione del Mondo e pallone d’oro 2006, giocatore del Napoli dal 1992 al 1995.
Chiudiamo con l’emblema del difensore moderno: Kalidou Koulibaly. Nato in Senegal nel 1991, venne acquistato dal Genk nel 2014 per circa 8 milioni di euro. Verrà ceduto otto stagioni dopo al Chelsea per 38 milioni di euro dopo aver giocato un totale di 317 partite con la maglia del Napoli. Prestanza fisica, qualità tecnica, posizionamento e gioco aereo. Queste le caratteristiche tecniche di uno dei difensori più forti della sua generazione. Pur avendo giocato in uno dei periodi più brillanti della storia del Napoli, con numerosi piazzamenti nei primi posti della classifica, vinse solamente una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, cedendo la gioia del terzo Scudetto al più fortunato, ma altrettanto talentuoso, Kim Min-jae.