È dello scorso 26 dicembre l’esposto inviato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, dall’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’associazione Noi Consumatori, per le manifestazioni di razzismo contro i napoletani con i ripetuti cori denigratori durante il del match tra Inter e Napoli dello scorso mercoledì a San Siro.
“Ho chiesto l’acquisizione dei video ritraenti i soggetti che hanno intonato quei cori così che possano essere identificati e puniti per il reato che hanno commesso”, afferma Pisani. Secondo la vigente normativa, infatti, coloro che istigano a commettere o commettono atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi sono puniti con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6000 euro.
Ma a indignare ancor più l’avvocato è la condotta del direttore di gara durante il match: “È sconcertante che un arbitro faccia finta di non vedere e non sentire senza rilevare e provvedere a sospendere quella partita alla luce dell’insistenza dei cori razzisti prima, durante e dopo la partita a San Siro contro Kalidou Koulibaly, contro Napoli e contro i napoletani. Trovo veramente criminogeno che non abbia fatto nulla per fermare quella vergogna, per raffreddare gli animi, magari anche per consentire alla stragrande maggioranza dei tifosi interisti di prendere le distanze da quei razzisti che offendono l’umanità”. Poco o nulla è stato fatto invece per far prevalere il rispetto delle regole e placare gli insulti, nonostante le proteste della panchina del Napoli.
“Quanto accaduto anche domenica sera lede l’immagine del Paese e del calcio. E anche di questo chiameremo Mazzoleni a rispondere. Credo – ma ogni responsabilità dovrà esser accertata solo dalle autorità competenti – che con i suoi comportamenti abbia violato norme del diritto sportivo, fors’anche norme della nostra legislazione penale, sicuramente ha violato ogni regola di buonsenso ed umanità consentendo quella vergogna razzista e facendo giocare le squadre in un clima insopportabile ed intollerabile. Il risultato è stato falsato da illegittimi ed inquinanti fattori esterni. La partita va annullata se si vuole dare un esempio di legalità e giustizia. Stiamo studiando come inchiodare alle loro responsabilità tutti coloro i quali hanno omesso di rispettare le regole e violato i diritti dello sport. Servono misure più severe per i trasgressori, punizioni idonee a contrastare l’emergenza in corso. Basta passerelle! Bisogna stabilire provvedimenti davvero esemplari per arrestare un fenomeno altrimenti incontenibile e pericolosissimo che arriva anche a seminare morti e feriti”, conclude Pisani.