Prestazioni mostruose con la maglia del Napoli. Nemmeno in panchina con quella della Nazionale italiana. Questa è la paradossale situazione che sta vivendo Alex Meret, giovane numero uno del Napoli che ha dimostrato di avere i numeri per essere il portiere anche dell’Italia. Un ruolo che, al momento, è affidato a Gigi Donnarumma, dopo l’addio (quasi definitivo) di Gigi Buffon, ma sullo sfondo nella considerazione degli addetti ai lavori c’è proprio Alex Meret che sembra destinato ad essere il numero uno titolare della Nazionale per i prossimi dieci anni. Eppure, nonostante le prestazioni che sta sfoggiando in maglia azzurra (quella del Napoli), Alex Meret viene ancora snobbato dal ct dell’Italia Roberto Mancini che nell’ultima sfida contro la Bosnia di Pjanic e Dzeco ha addirittura spedito in tribuna il gioellino del Napoli ex Spal. Meret in tribuna, Donnarumma in campo e Gollini subentrato nella ripresa a difesa dei pali dell’Italia sul risultato di 3-0. Eppure, nelle ultime uscite con la casacca dei partenopei, Meret si era distinto risultanto determinante, per esempio, per la vittoria a Salisburgo così come in altre partite ha evitato il peggio con parate di alto livello mostrando sicurezza tra i pali e numeri d’alta scuola. Di recente l’ex giocatore e allenatore Claudio Onofri, intervistato da una emittente milanese, si è espresso sulla concorrenza in porta in Nazionale spiegando che “in porta abbiamo mantenuto alto il livello anche dopo Buffon” e che “Donnarumma è un ragazzo del ‘99 con 150 partite in Serie A nel Milan e questi sono numeri che il ragazzo si è meritato sul campo e fanno pensache che il futuro sia suo, ma occhio a Meret, che è un grande talento”. Ora, se ad affermare che Meret sia un talento in grado di giocarsi il posto da titolare con il portiere del Milan Donnarumma, lo dice anche Onofri che è un ex del Milan e che ha sicuramente più simpatie per i rossoneri che per il Napoli, vorrà pur dire qualcosa. Sarebbe stato facile, per Onofri, dichiarare che il Milan ha il portiere del presente e del futuro della Nazionale. Ed invece, quella frase aggiunta senza che nessuno glielo chiedesse sul talento di Meret, la dice lunga sul fatto che l’estremo difensore del Napoli è considerato il vero erede di Buffon. Per tutti, tranne che per il ct Mancini che prima aveva pensato addirittura di richiamare proprio l’ex portiere della Juventus dal letargo dell’addio alla Nazionale e poi, come accaduto nella partita contro la Bosnia, non concede nemmeno la panchina a Meret preferendogli Gollini. All’ottantottesimo della sfida contro la Bosnia, infatti, il tecnico nativo di Jesi ha deciso di far uscire Donnarumma per permettere l’esordio, l’ennesimo sotto la sua gestione, di Gollini. Ancora una volta, dunque, è stato rimandato l’esordio del portiere del Napoli che forse, si spera, avrà le sue chance a Palermo lunedì prossimo nel corso della gara contro l’Armenia. Ora, Gollini è un buon portiere, non c’è dubbio. Ma non ha i numeri di Meret né lo stile ed è di fatto considerato il quarto portiere dell’Italia dopo Donnarumma, Sirigu e Meret appunto. Lo stesso Gollini ha dichiarato a fine gara di non aspettarsi che ad esordire fosse lui. L’unica nota lieta, il ct Mancini ce la sta regalando facendo giocare Lorenzo Insigne nella sua posizione: i risultati si vedono, eccome!