Napoli Sassuolo: azzurri a valanga sui neroverdi, finisce 6-1 al Maradona ma le curve non perdonano la disfatta di Empoli e protestano.
Napoli Sassuolo – In settimana è arrivato il vulcanico presidente per dare una scossa alla squadra, tre punti separano gli azzurri dal vero obiettivo del club, quale partita migliore per chiudere i conti con questo campionato, se non dopo la deludentissima trasferta di Empoli. Per una risposta secca ed evidenziare il fatto che in quel di Empoli è stato solo un episodio, Spalletti schiera i seguenti 11: Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Anguissa; Insigne, Mertens, Lozano; Osimhen.
Partenza a fionda del Napoli, Osimhen si inserisce sulla linea di passaggio di Chiriches e Consigli, anticipa il portiere del Sassuolo e a porta vuota in posizione defilata colpisce un palo clamoroso. Ottime quindi le premesse per questo difficile match. Azzurri padroni del campo che al minuto 7 passano in vantaggio, da calcio d’angolo con Koulibaly che ritorna in campo dopo il turno di squalifica. Pochi minuti più tardi, sempre su calcio d’angolo è Osimhen a colpire e battere per la seconda volta Consigli, al 15esimo è 2-0 per i padroni di casa. Napoli molto più fluido e veloce con Mertens, prorpio il belga recupera di forza una palla a centrocampo e allarga per Osimhen, il nigeriano arriva sul fondo e scarica per Lozano che insacca a porta vuota. Nemmeno il tempo di scrivere del terzo gol, arriva anche il quarto, a siglarlo è Mertens che si crea lo spazio giusto i area per scaricare il suo destro alle spalle di Consigli. Napoli a valanga sul Sassuolo ma sotto la dura contestazione della curva B che non gli perdona la disfatta di Empoli, nonostante i 4 gol in 21 minuti. Remi in barca quindi a metà del secondo tempo, gli azzurri si limitano a controllare il vantaggio con il possesso palla, mandando in archivio un primo tempo perfetto.
Rientro in campo per il secondo tempo accolto da uno striscione mostrato dalla curva A, dopo 45 minuti di silenzio, lo striscione recita: Empoli 24.04.22 Oggi non vi onoriamo noi. Mentre inizia la protesta anche della curva A, arriva il quinto gol, Mertens scambia con Fabian all’interno dell’area neroverde, lo spagnolo restituisce palla a Ciro a pochi passi dalla porta che calcia di destro e non sbaglia per la manita degli azzurri. L’ultima firma azzurra la mette Rrahmani per il 6 a 0 prima del definitivo 6 a 1 firmato da Lopez.
Sembra che le cene terapeutiche abbiano portato i loro frutti, o semplicemente scrollato di dosso il peso di combattere per lo scudetto, hanno fatto si che la squadra si sbloccasse, infatti gli azzurri giocando senza alcuna pressione, hanno sfoderato una prestazione super che fa aumentare i rimpianti, con questa intensità in almeno 3 partite, dove gli azzurri sono mancati completamente, si poteva centrare veramente un sogno che ormai manca da troppo tempo all’ombra del Vesuvio. Le curve accompagnano l’uscita dei calciatori azzurri con fischi e cori di protesta, mentre il resto dello stadio riserva solo e comunque applausi per i ragazzi di Spalletti.

Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.