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Napoli-Juventus: Kvara colpisce, ma a stendere la vecchia Signora ci pensa Raspadori

Foto Giovanni Somma

Napoli-Juventus: Kvara colpisce, ma a stendere la vecchia Signora ci pensa Raspadori che ribadisce in rete il rigore sbagliato da Osimhen.

NapoliJuventus  Clima delle grandi occasioni, Maradona pieno in ogni singolo sediolino, tifo caloroso, cori a squarciagola ed emozioni infinite, questo è quello che offre la città di Napoli quando inizia a ritrovare l’entusiasmo riacceso improvvisamente nella notte di Sassuolo.

Primo tempo di alta tensione, si parte subito con i brividi, due errori di Olivera regalano alla Juventus le prime due occasioni del match. Ma al secondo minuto c’è già un episodio dubbio in area bianconera, Kvaratskhelia viene trattenuto vistosamente e finisce giù, la palla non arriva in zona ma la scorrettezza sembra essere evidente. C’è da segnalare anche il “porta a casa Kvara” che inizia dopo pochi minuti dal fischio d’inizio e prosegue inesorabilmente senza che Mariani intervenga fino al 18 quando ammonisce Vlahovic per primo, Bremer e Cambiaso poi.

Il Napoli riesce a ritrovare quel giro palla che più ha caratterizzato le partite azzurre, ma soprattutto ritrova il pressing in modo compatto aggredendo l’avversario in fase di non possesso recuperando quasi sempre la sfera. Gli azzurri fanno la partita ed esprimono anche un bel calcio, ma a sfiorare il gol è la squadra di Allegri che al minuto 34 con Vlahovic colpisce un palo, da posizione defilata il centravanti della Juve scavalca Meret ma la sfera si stampa sul legno.

I padroni di casa continuano a spingere sull’acceleratore e con il contributo del tifo che coglie il momento positivo, arriva al gol il minuto è il 42 l’autore del bellissimo tiro è Kvaratskhelia che di destro trafigge Szczesny sul proprio palo. Prima dell’intervallo, Traorè regala un brivido negativo a tutto lo stadio, in fase di impostazione si addormenta e permette a Locatelli di rubare la sfera, palla che finisce sui piedi di Vlahovic che indisturbato per una questione di centimetri non trova il set alla sinistra di Meret. Si va negli spogliatoi tra gli applausi del Maradona.

Secondo tempo che inizia con gli ospiti riversi in attacco per cercare la rete del pari, il Napoli rischia in un paio di occasioni, una su tutte da ottima posizione è quella che capita sui piedi di Cambiaso, il tiro finisce in curva B. Il Napoli dopo un primo momento di appannamento, riesce a prendere le misure e a riportare la partita su ritmi più blandi con il solito possesso palla. Il match è sempre molto bello, il Napoli tiene la vecchia signora lontano dalla propria area con il giro palla, d’altra parte la Juve quando affonda il colpo mette sempre in difficoltà i padroni di casa.

Quando la partita sembra incalanarsi sui binari giusti, come un fulmine a ciel sereno, arriva il pareggio firmato da Chiesa a 9 minuti dalla fine, il diagonale del 7 bianconero è chirurgico e non lascia scampo a Meret. Una doccia gelida per i 50 mila del Maradona, ma a far ritornare il cielo sereno su Napoli è Raspadori, Osimhen si conquista un rigore assegnato grazie all’ausilio del VAR, penalty però che viene parato da Szczesny, sulla ribattuta è lesto Giacomino Raspadori che insacca e rimanda in visibilio il Maradona.

Il match si conclude dopo 5 minuti di recupero dove la vecchia signora, ancora una volta sfiora il gol, ma a trionfare è il Napoli che da un grosso segnale di ripresa e portando a 4 i punti di distacco sulla quinta. Segnali positivi per un Napoli che pian piano si sta ritrovando, la squadra ha dimostrato di saper essere paziente nel tentare di scardinare il muro avversario, buona compattezza in fase di non possesso nel recuperare palla, ma soprattutto ha dimostrato di non voler mollare, il gol all’81esimo poteva spezzare le gambe a chiunque, specialmente ad un Napoli in convalescenza, invece sono bastati pochi minuti per riorganizzare le idee e ritrovare il gol vittoria.

Venerdì sempre al Maradona ci sarà il Torino di Juric che non affronterà il Napoli che subì il 3-0 all’Olimpico, ma una squadra in ripresa che potrà iniziare a lavorare con la mente più serena grazie alla seconda vittoria consecutiva che può inevitabilmente dare morale per il proseguo del campionato.

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