Napoli Chievo. Milik e Diawara mantengono vivo il sogno del Napoli
Sembrava che il Napoli non avesse ricambi. E che la Juve, al contrario, vincesse le partite nel momento della stanchezza del finale di stagione proprio grazie ai cambi, come Cuadrado e Douglas Costa. E invece, il ritorno di Milik e la freschezza dei ricambi Diawara, Zielinski, Rog e Tonelli possono tenere a galla il sogno del Napoli. Un Napoli che col Chievo ha dimostrato che non si vince in un solo modo e che qualche volta c’è bisogno di mettere in campo più la grinta che gli schemi tattici.
Quella maturata nei minuti finali al San Paolo con i gialloblù, con reti di Milik e Diawara, è una vittoria di cuore, una di quelle a cui ci aveva abituato il Napoli di Mazzarri qualche anno fa. Oggi il Napoli gioca molto meglio rispetto a quella formazione in cui c’erano i vari Lavezzi e Cavani, e se riuscisse a trovare, nei momenti decisivi, la determinazione giusta, allora sarebbe al pari con la Juventus. Che ha più campioni e giocatori esperti in rosa e quindi vince anche senza giocare bene e sa bene che adesso conta solo portare a casa i tre punti. Sia la Juve che il Napoli sono stanchi.
Quindi possono perdere punti con le avversarie che si troveranno di fronte nelle prossime gare di campionato. Certo, i valori in campo sono importanti, ma in questa fase finale del torneo conta molto di più la determinazione, la grinta, la voglia di vincere. Non a caso il Benevento ha messo in crisi la Juve, salvata da due rigori discutibili. La speranza del Napoli è vincerle tutte compreso lo scontro diretto e sperare che la Juve non riceva in ogni gara “favori” nei momenti di difficoltà
Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it