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Napoli, adesso rialza la testa

La trasferta di Udine come un’ulteriore occasione di rilancio in classifica. Ci riusciranno gli azzurri?

Restituita piena dignità al Napoli Società dal collegio di garanzia del Coni, viste le motivazioni con le quali al Napoli è stato riconosciuto il corretto comportamento tenuto nell’applicare il protocollo Figc all’epoca dei fatti della partita Juventus-Napoli, occorre adesso restituire dignità al Napoli squadra. Il fatto è che questa dignità deve riprendersela la squadra stessa dopo l’incredibile sconfitta contro lo Spezia e i soli quattro punti racimolati nelle ultime cinque partite. Le correnti di pensiero pro e contro Gattuso sono diverse, ondivaghe e molte senza alcuna ragionata e ragionevole o ponderata critica. A mio sommesso avviso la situazione non è grave, non ancora almeno, ma è da prendere seriamente. Non tanto per i quattro punti in cinque partite, la squadra, in fondo, ne ha vinte 9 su 15, ma per il modo e il momento: la difesa sembra non esserci più. Otto gol incassati nelle ultime sei gare e Gattuso, alle prese con gli errori difensivi (non solo dei difensori, ndr) e la sindrome del gol, deve studiare un nuovo modo di sviluppare gioco e l’atteggiamento, soprattutto mentale, della sua squadra. Non si può perdere, diciamolo francamente, un partita nella quale vai pure in vantaggio e che stai dominando senza però riuscire a dare il colpo di grazia ad un avversario impaurito e che si è riavuto solo grazie alle ingenuità degli azzurri. Gattuso ha costruito il successo in Coppa Italia sulla difesa, non perché abbia mai applicato un rude catenaccio, ma perché ha sempre occupato al meglio tutte le zone del campo, tenendo le posizioni corrette soprattutto con la grande applicazione e concentrazione di tutta la squadra. Purtroppo i danni dell’ultima giornata non si limitano alla sconfitta dell’Epifania ma anche alle contemporanee vittorie di Roma, Sassuolo, Atalanta, Juve e Lazio che hanno tutte approfittato del doppio ko delle milanesi per avvicinarle e riprendere o mantenere il passo di Champions. Il quarto posto è lontano solo due punti, anche Gattuso deve rivedere qualche scelta. Si va ad Udine e bisogna abbattere le zebrette friulane. Se deve continuare la lotta al vertice non si può fallire alla Dacia Arena. L’Udinese ha programmi meno esaltanti da realizzare. Una salvezza, possibilmente tranquilla e senza sofferenze. Gotti ha un buon organico e il 3-5-2 praticato trova quasi sempre una buona organizzazione e applicazione tattica anche quando lascia l’iniziativa agli avversari. Bisognerà vedere come Gattuso intenderà giocarsi la partita, sapendo bene che i friuliani possono creare problemi con le ripartenze, la velocità e l’estro di De Paul e Lasagna. Un Napoli più basso e pronto a ripartire? Vedremo. Si spera nella riscossa di quelli che sono venuti meno contro lo Spezia e nella voglia dei nuovi che andranno in campo. Per andare a segno però, occorre aggiustare la mira: Lozano deve essere più lucido e meno frenetico e “curare” di più il rapporto in campo con Insigne, Zielinski e Petagna. Il capitano deve essere più freddo in area. Con lo Spezia si è persa un’occasione ma il calendario può ancora dare soddisfazione. Però serve tenersi in linea cominciando a battere l’Udinese.
Ps: ma non sarà mica successo che San Paolo e San Gennaro si siano offesi e vista la maggiore militanza in… cielo, stanno sfruculiando la mano “de dios” nel “loro” vecchio stadio?

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