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Maurizio Sarri | Inter-Napoli 0-0 | 11 Marzo 2018

Ieri a Montecatini Terme, Maurizio Sarri ha ricevuto il premio Maestrelli. Dopo aver ritirato il premio, ecco cosa ha dichiarato ai microfoni del Corriere dello Sport.

Mister cosa ha provato ieri ad entrare in campo e vedere tanta stima da parte dei tifosi?
Il rapporto tra i tifosi e la squadra in questi anni è stato stupendo, in particolare con me. Io sono nato a poca distanza dallo stadio e già entrarci da allenatore del Napoli è motivo di orgoglio, poi ieri sera è stato emozionante, mi sento in debito con loro e l’unico modo che ho per sdebitarmi, è dare il 100% fino all’ultimo giorno che sarò a Napoli, questo pubblico non ha eguali.

Solo due punti separano Napoli e Juventus, sono tanti o pochi?
Vista la media che sta avendo la Juventus, sembrerebbero tantissimi”.

E vedendo la media del suo Napoli nel finale dello scorso campionato, sette vittorie e due pareggi?
Ma è una media che appartiene al passato, erano altre situazioni, ad oggi io vedo che la squadra sta bene e lo ha dimostrato contro il Genoa, in una gara dove si è dovuta usare la testa e anche tanta”.

Mister sulla corsa scudetto si sente preoccupato?
Penso che 4 anni fa ero in B e particolarmente preoccupato non riesco a sentirmi, mi sento onorato che a nove giornate dalla fine, teniamo ancora aperto il campionato contro una squadra che da sette anni sta dominando. Noi siamo una squadra che può vincere se giocare su buoni livelli per caratteristiche e forse per mentalità. A noi da gusto giocare bene e anche vincere”.

In situazioni come queste cosa fa la differenza?
La Juventus, credo che non avverta alcun tipo di pressione, visto che è abituata a queste situazioni. La differenza è a livello psicologico, però anche noi non dovremmo essere sfiorati da qualsiasi forma di pressione, ma non riesco ancora ad intrufolarmi dell’inconscio dei ragazzi”.

Mister sul suo futuro a Napoli può dirci qualcosa?
Io sono legato al club da un accordo, poi alla fine si faranno alcune considerazioni. Il problema del contratto è un finto problema, ci mettiamo poco a rinnovarlo, bisogna capire, vista la stima che ho per questa gente, se potrò dare ancora il 100%, se avrò la certezza che ci sia continuità e che possa lavorare su un gruppo. Poi ci sono alcune valutazioni che non spetta a me fare, sono inerenti alla crescita del club, per esempio settimana scorsa c’era malcontento per il pareggio in casa dell’inter, ma eravamo usciti da San Siro imbattuti contro l’inter. Ecco questo fa capire che le ambizioni sono lievitate e ci fa piacere perché siamo stati noi a far crescere queste ambizioni”.

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