Il bollettino proveniente dal fortilizio di Castelvolturno annuncia che Kalidou Koulibaly partecipa all’allenamento in parte in campo e in parte in palestra e prosegue nella tabella di riabilitazione.
Un mistero. Nessuno, infatti, ha mai informato che il giocatore, completamente ripresosi dall’infortunio patito contro il Parma (che costò la sconfitta al Napoli), e schierato nella sfortunata partita contro il Lecce, si sia poi successivamente di nuovo infortunato. Tutti avevano supposto che Gattuso lo avesse messo da parte perché non ancora al massimo della condizione atletica. Come infatti aveva palesemente dimostrato nell’impegno contro il Lecce. Da quel momento invece il miglior difensore del campionato italiano, uno dei primi al mondo in assoluto, corteggiato a suon di milioni di euro da tutte le maggiori squadre europee, è letteralmente sparito dai radar. Martedì sera ha esultato al gol di Mertens, malinconicamente dalla tribuna. C’è mancanza di trasparenza da parte del Napoli e non è la prima volta, quest’anno, che cala il segreto sugli infortuni (o presunti tali) dei giocatori. Fatto sta che qualcosa a Koulibaly deve essere accaduto, perché altrimenti Gattuso non si sarebbe avventurato a scendere in campo contro il Barcellona con il solo Luperto in panchina.
E qui torna di moda un discorso che abbiamo più volte affrontato su queste colonne. Ceduto Tonelli, sarebbe stato d’obbligo provvedere all’acquisto di un sostituto, perché è chiaro a tutti che non si possono affrontare tre competizioni solo con quattro centrali. Ma Giuntoli era affaccendato su altri obiettivi e a De Laurentiis non è parso vero di non dover mettere ancora mano alla tasca. Detto questo, resta il mistero su Kolibaly. È mai possibile che la partecipazione alla Coppa d’Africa e il ritardato rientro in Italia possano aver così compromesso il rendimento di un calciatore che tutto il mondo invidiava al Napoli? Il difensore è apparso smarrito, sempre poco concentrato, quasi che l’assenza di Albiol lo avesse privato del punto di riferimento che gli consentiva, sotto la guida dello spagnolo, di orchestrare con la sua forza devastante, tutto il reparto. Eppure nei commenti estivi l’acquisto di Manolas era stato giudicato come un suggello ad una difesa che con lui appunto sarebbe diventata impenetrabile.
Il Koulibaly di quest’anno, a prescindere dai risvolti dell’ammutinamento, è apparso invece come il Koulibaly delle prime uscite in maglia azzurra, svagato e impacciato. Che cosa gli è successo? È un interrogativo per ora senza risposta, ma che turba ovviamente Gattuso, i tifosi e soprattutto De Laurentiis, che vede sempre più affievolirsi la quotazione di un giocatore che prevedibilmente sarà intenzionato a vendere con il prossimo mercato estivo.