Home Calcio Napoli Lo sviluppo psicomotorio dei bambini: la ricetta per favorirlo è il movimento

Lo sviluppo psicomotorio dei bambini: la ricetta per favorirlo è il movimento

L’insieme di ingredienti alla base della composizione del corretto movimento

 

di Attilio Gallone (personal trainer Kyra Club Palestre)

Il bambino non è un adulto in miniatura e la sua mentalità non è solo quantitativamente, ma anche qualitativamente, differente da quella degli adulti, per cui un bambino non soltanto è più piccolo, ma anche diverso”. (Claparède 1937).

Prendendo spunto da questa affermazione, quali sono gli elementi che portano un bambino ad uno sviluppo psicofisico completo e armonico? In primis, il movimento: bambini ed adolescenti hanno bisogno di una certa quantità di movimento. Generalmente i bambini controllano da soli questo bisogno con il loro grande impulso a muoversi soprattutto attraverso il gioco. Il movimento è importante per lo sviluppo motorio dei bambini e delle bambine e il gioco è il modo con cui essi si esprimono al meglio. Il movimento permette anche di acquisire abitudini di vita sane. Praticare una piacevole e stimolante attività motoria è condizione necessaria affinché il bambino si diverta e desideri fare nuove esperienze. Per i bambini i primi anni di vita sono importantissimi, lo sviluppo degli schemi motori di base è una tappa fondamentale soprattutto nel periodo infantile e preadolescenziale, cioè il periodo che va dalla nascita agli ultimi anni della scuola elementare. Per questo motivo l’educazione fisica nella scuola primaria è diventata, nell’ultimo decennio, oggetto di grande attenzione da parte degli operatori del settore. Purtroppo quest’attenzione da parte delle amministrazioni, le scuole, del Coni, delle associazioni sportive sparse sul territorio, risulta essere quanto mai frammentata e scarsamente articolata, perché gli obiettivi prefissati da ogni singolo soggetto risultano ridursi solamente ad una generica “necessità di movimento” da parte dei bambini (campi estivi ecc.). L’attenzione da prestare nei confronti del bambino dal come si muove al controllare la sequenza corretta degli obiettivi motori, è spesso sostituita dall’indirizzare da subito i bambini ad un’attività sportiva piuttosto che un’altra, o addirittura dal far provare ai bambini più attività a distanza di pochissimo tempo (spesso anche nello stesso anno scolastico). In questa maniera si condiziona il giusto apprendimento da parte del bambino, perché ognuna delle attività prima praticate ha caratteristiche e contenuti differenti con riferimento alla specificità dello sport.

Ma qual è la ricetta, cioè l’insieme di ingredienti che stanno alla base della composizione del movimento corretto?I primi elementi da tenere in conto sono:

1) Know-how (acquisizione delle competenze): il primo in ordine di grandezza che compone il 50% di questa ricetta, cioè quello che il bambino apprende sia spontaneamente e sia tramite l’insegnamento. Se la spontaneità non è stimolata ed affiancata a strumenti che permettono lo sviluppo dell’apprendimento in tutte le sue potenzialità, il bambino si troverà ad avere un deficit di apprendimento e cercherà di correggerlo utilizzando in maniera impropria altri componenti della ricetta del movimento.

2) Ripetizione della conoscenza acquisita: se analizziamo attentamente le fasi del gioco, il bambino ripete perché si diverte e costruisce relazioni sia con se stesso sia con i compagni; questa seconda componente è produttiva solo se risulta essere strettamente collegata alla prima.

3) Condizione: questa è una componente che comporta una maggiore difficoltà nel modificare gli schemi  motori assimilati che, in seguito alla ripetizione consapevole, diventano automatici quando innescati. Gli aspetti condizionali riguardano forza, resistenza e velocità e rinforzano e consolidano questa componente proiettando il bambino nella fase dell’utilizzo determinato e consapevole.

4) Talento: compone solo il 5% degli aspetti elencati, ma non è ultimo per importanza. Si tratta di ciò che ognuno di noi ha come possibile moltiplicatore degli apprendimenti.  Esso viene spesso consumato ed utilizzato nelle componenti precedenti per colmare un errore di impostazione, tale da ridurlo così ad un correttore di situazioni o comportamenti sbagliati. Affinchè i bambini possano essere correttamente indirizzati verso lo sport, è opportuno considerare questa ricetta per il movimento, poiché si confonde troppo spesso lo sport e i benefici che se ne traggono con la prestazione sportiva e/o il risultato.

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