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L’altruismo di Osimhen. In questo Napoli non ci sono né egoismi né prime donne

L’altruismo di Osimhen. In questo Napoli non ci sono né egoismi né prime donne

L’altruismo di Osimhen – Quando Hirving Lozano, entrato da pochi minuti in campo, ha chiesto di poter battere il calcio di rigore procurato da Osimhen ha ricevuto un deciso e immediato “ok” dai compagni di squadra, in primis proprio dall’attaccante nigeriano che ha perso l’occasione di segnare un gol e aumentare il suo bottino in campionato consolidando la sua prima posizione nella classifica dei marcatori di Serie A. Una scelta che non molti attaccanti avrebbero fatto: rinunciare ad un’occasione per far gol dal dischetto per favorire un compagno di squadra. Ma in questo Napoli bello e vincente, che funziona come un orologio svizzero per merito di Luciano Spalletti, non ci sono prime donne né egoismi di nessun tipo. Lo si vede da questo gesto di Osimhen, che ha anche dato un incoraggiamento a Lozano mentre gli consegnava il pallone per battere il penalty: “Vai e fai gol“. Ma lo si vede anche dal fatto che chiunque entra dalla panchina risulta essere determinante per il risultato: è segno di grande attaccamento alla maglia, alla “causa”, di grande capacità di mettere da parte l’orgoglio ed i personalismi per lasciare spazio al bene comune, alla squadra, al gruppo. Un bene supremo, il cui obiettivo comune è portare a casa i tre punti da ogni partita. E alla fine tirando le somme, essere magari tra i fautori di uno storico terzo scudetto azzurro.

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