Moviole fantasiose e dove trovarle. Quando non puoi proprio dire che l’arbitro ha deciso bene (perché di mezzo c’è la Juventus?). La Gazzetta dello Sport, dopo il pareggio della Juventus sul campo del Crotone, maturato dopo una gara combattuta che i calabresi avrebbero forse anche meritato di vincere, dà una sua interpretazione dell’arbitraggio lasciando intendere che le decisione prese dal direttore di gara (un arbitro esordiente in serie A) sembrano quasi aver penalizzato la Juventus quando invece non è così ed infatti nemmeno la società bianconera si è lamentata dell’arbitraggio.
Ecco le pagelle dell’arbitro per la Gazzetta spiegata in tre episodi:
1) RIGORE PER IL CROTONE: c’è il contatto, Bonucci è in ritardo e il rigore ci sta; però dobbla Gazzetta deve aggiungere che “non è clamoroso”. È rigore, punto.
2) ESPULSIONE DI CHIESA: Chiesa è in ritardo, lascia il piede sull’avversario e l’arbitro è lì. Ma il rosso viene giudicato severo dalla Gazzetta per la dinamica dell’azione. Peccato che proprio come è stata spiegata la dinamica sembra rosso diretto. L’espulsione di Vecino nel famoso Inter-Juventus del 2018 che ha consentito lo scippo dello scudetto al Napoli (arbitro Orsato), sembrava proprio uguale. E per la Gazzetta quello era un rosso giusto.
3) GOL ANNULLATO A MORATA: il piede di Morata è davanti all’ultimo difensore quando riceve l’assist da Cuadrado. Ma qui la Gazzetta non può trovare attenuanti e quindi “le linee danno il loro verdetto”. Anche qui non si riesce a dire è fuorigioco e basta.