Calciopoli, gli errori arbitrali e i cori di discriminazione territoriale: per il calcio italiano la credibilità sta divenendo un ricordo
Il calcio, basta pensare a questo fantastico gioco che ad ogni tifoso viene in mente un momento di gioia, nel seguire la propria squadra del cuore o semplicemente un’emozione legata a una partita dove si esprime il classico “calcio spettacolo”.
Il Napoli quest’anno è stato consacrato, in Italia e in Europa, come una delle squadre che esprime il più bel gioco, ultimamente anche le dichiarazioni del centrocampista romano, Daniele De Rossi, hanno confermato questa tesi. Tantissimi elogi al Napoli anche dal maestro Sacchi, più volte ha dichiarato che: «Il Napoli ha già vinto, Sarri ha fatto un capolavoro con questa squadra, ma in Italia senza cultura sportiva, conta solo vincere e spendere». Insomma, in tanti si sono accorti del bel gioco del Napoli, slogan per le speranze del calcio italiano che, purtroppo, perde sempre di più di credibilità, a causa di situazioni particolari, iniziando da Calciopoli, dove ci sono state sentenze che ad oggi, proprio la squadra che arriva prima in campionato, se ne sbatte altamente sotto gli occhi di tutti senza un briciolo di rispetto verso la giustizia sportiva. Stessa squadra che si ritrova a vincere il settimo scudetto consecutivo, con molti dubbi sull’arbitraggio di alcune partite, ma si sa gli arbitri sono uomini e possono sbagliare, il dubbio viene quando si pensa al Var e il perché ad un certo punto, sempre in alcune partite, è stato spento.
Ma a minare la credibilità del calcio in Italia, è anche il regolamento per i tifosi che, in moltissime occasioni si sono resi protagonisti con cori di discriminazione territoriale, stranamente sentiti da un arbitro, solo nella penultima partita del campionato, sanzionati poi da una irrisoria multa di 20 mila€ inflitta dal giudice sportivo. Beh a questo punto ci domandiamo: il calcio italiano è ancora credibile?
Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.