“Cosa ho detto alla squadra all’intervallo? Fai la prossima domanda vai, che è meglio”. Gennaro Gattuso, a fine gara, ammette di aver fatto una sfuriata negli spogliatoi alla fine del primo tempo di Brescia-Napoli con gli azzurri in svantaggio di un gol. “Abbiamo fatto un palleggio sterile nel primo tempo – spiega Gattuso – ho visto alcuni calciatori che alzavano le mani, volevano spiegazioni. Su queste cose mi arrabbio perché in A non ci sono partite facili. Metto l’elmetto e mi arrabbio. Si è rischiato tanto in questa stagione. Si è parlato di tutto, è meglio che si parli di calcio. Ci vuole il veleno e ora la squadra mi piace, c’è uno spirito diverso. Non dobbiamo farci sorprendere come fatto oggi. Ci sta andare sotto, ma poi è importante la reazione”.
Firmeresti ancora per l’Europa League più che per il passaggio del turno col Barcellona?
“Siccome mancano oggi 13 partite alla fine e per andare in Europa bisogna fare 27-28 punti ancora, in questo momento arrivare in Europa League è un qualcosa di importante. Il Barcellona è una grande squadra, ma noi ci giochiamo le nostre carte”.
Adesso hai un organico ampio in grado di affrontare le tre competizioni…
“A fi ne mercato ho ringraziato la società che mi ha preso giocatori importanti. Pensiamo partita dopo partita per arrivare subito a 40 punti. Per tanto tempo ho avuto paura perché vedevo una squadra fragile, senza sicurezze. Io sono nel mondo del calcio da anni e so che quando si spegne la luce è tutto difficile. Ora sembra facile, ma non lo è. Sappiamo che sarà sempre dura, noi dobbiamo farci trovare pronti. Ho giocatori forti, questo è un dato di fatto”.
Cosa è mancato nel primo tempo?
“Ci sono mancati gli ultimi 20 metri. Quando veniva Mertens a toccare c’erano pochi inserimenti di Elmas e Fabian, Insigne e Politano erano già in mezzo e noi eravamo piatti. Nella ripresa invece ci siamo mossi senza palla e avevamo più uomini in area”.
Tra pochi giorni c’è il Barcellona. Come la vivi?
“Non mi ci fate pensare, lasciami tranquillo. Il problema è che, quando parlo coi miei colleghi che hanno qualche anno più di me, è che io chiedo se dormono. Mi dicono che col tempo passerà, invece non passa. Ma devo dire che è una bella sensazione”.
Il tuo Napoli viene da tre vittorie in tre trasferte ostiche?
“Cercavo continuità, ma credevo in un cambiamento. Nel primo tempo possesso palla sterile, non bene sulle catene, Mertens legava ma gli facevamo il solletico. Meglio nella ripresa, il rigore ci ha aiutato, ma poi abbiamo mosso meglio palla creando linee di passaggio. Volevo queste risposte, la squadra sa soffrire e non va più nel panico quando è chiamata a soffrire”.
Cosa hai detto ai ragazzi all’intervallo?
“Non si può, altrimenti mi censurano. La cosa che mi dà fastidio è che sappiamo tutto quando le prepariamo, la Lazio ha vinto al 94’, col Brescia in 10, tutte qui hanno fatto fatica. Mi dà fastidio vedere la squadra che dopo il gol preso alcuni si insultano e qualcuno fa il vigile perché vuole la palla. Sembrava troppo facile all’inizio, poi abbiamo iniziato a sbagliare ed è venuta un po’ di tristezza. Nella ripresa piglio diverso, dobbiamo migliorare in questo, con le piccole non è una passeggiata!”.
E ora il Napoli è al sesto posto.
“Sì, ma non dobbiamo dimenticarci ciò che abbiamo rischiato, vale ancora il discorso dei 40 punti, tanti di voi hanno sottovalutato ciò che abbiamo passato, momenti terribili, la squadra non riusciva a tirare fuori nulla a livello tecnico e caratteriale, c’erano mille problemi e nello spogliatoio non si respirava una bella atmosfera. Ora mettiamoci al sicuro e poi proviamo ad osare qualcosa in più. Ora andiamo avanti partita per partita”.
L’obiettivo in questo momento sono sempre i 40 punti?
“Sì. La squadra tecnicamente non si discute, ho ringraziato il club il giorno dopo il mercato, presidente e ds, mi hanno dato giocatori funzionali, ci hanno arricchito, aiutato, la squadra è forte. Ma dobbiamo migliorare collettivamente, giocare da squadra, migliorare nei concetti che vogliamo e proviamo in settimana, a tratti si vedono cose importanti, ma serve continuità”.
Balotelli non riesce ad incidere, sta perdendo l’ennesimo treno?
“È difficile rispondere per me, ti posso assicurare che analizzando il Brescia credo che Balotelli sia importante in fase di possesso, poi in fase difensiva gli chiedono altre cose, ma quando ha il pallone incide. Balotelli ha grandi qualità, io ci ho parlato spesso, sa che poteva fare di più, può aiutare di più dietro ma è una caratteristica sua che non ha migliorato”.
Stai già pensando al Barcellona?
“Affrontiamo una squadra che ha più di un qualcosa più di noi, spero di recuperare energie e giocarcela con le nostre armi, possono metterci in diffi coltà ma voglio una squadra che non ha paura, li rispetta ma se la gioca con cazzimma”.
Ti sei arrabbiato per il gol subito. con chi in particolare?
“Mi sono arrabbiato con tutti, ci hanno mangiato in testa, non abbiamo annusato il pericolo, anche se Tonali ha messo una palla cattiva, ma con la linea dei tre in quella zona…”.