Tutto ciò che ha un inizio, ha una fine. Questo vecchio adagio che testimonia in qual modo le cose umane siano destinate a finire, sia quelle fauste che infauste, sembra particolarmente calzante alla luce dell’imminente addio del capitano e bandiera azzurra Marek Hamsik, destinato a lasciare Napoli nelle prossime ore per un nuovo inizio nel campionato cinese. Lo slovacco reppresenta dal 2007 la rinascita del nuovo Napoli targato De Laurentiis in serie A, compagine mossa da forte desiderio di rivalsa dopo gli anni trascorsi tra serie B e C. L’allora ds dei partenopei Pierpaolo Marino, preleva il talentuoso centrocampista dalle file del Brescia per soli 5,5 milioni, in pochi si sarebbero aspettati che quell’esile ventenne con la cresta punk potesse diventare un campione assoluto e un simbolo qui alle pendici del Vesuvio. Marekiaro sigla la prima rete il 16 settembre 2007 al San Paolo contro la Sampdoria e sempre contro i blucerchiati una decade dopo (23 dicembre 2017) realizza il suo 116° gol con la maglia azzurra superando il record di reti detenuto da Diego Armando Maradona. È l’uomo, il capitano dei record con le sue 520 presenze con la maglia del Napoli e 121 gol messi a segno (100 in serie A) in dodici anni, a cui bisogna aggiungere la vittoria di due coppe Italia e una Supercoppa. Hamsik è il capitano per eccellenza, non solo perché esempio di serietà e di professionalità ma principalmente per il suo attaccamento viscerale alla maglia e al popolo napoletano, che lo ha adottato come proprio figlio. Nel corso degli anni top club blasonati hanno cercato di accaparrarsi i servigi del centrocampista slovacco: Barcellona, Real Madrid, Juventus, Milan, ma Hamsik ha sempre rifiutato, sentendosi sempre legato al sanguigno capoluogo campano, in cui è stato ed è un’icona. Paradossali corsi e ricorsi storici stabiliscono che Hamsik disputi la sua ultima partita al San Paolo proprio contro la Sampdoria: è il 2 febbraio 2019, al minuto 74 Marek esce dal campo, silenzioso, in punta di piedi, come un padre che saluta con una carezza i propri figli nel cuore della notte senza svegliarli prima di un lungo viaggio. Il lungo viaggio porterà Marekiaro a vestire la maglia del Dalian Yifang nel massimo campionato cinese. Forse si sarebbe potuto salutare il “17 azzurro” in maniera più decente e forse la società avrebbe potuto gestire più genuinamente il mercato di gennaio, in cui la squadra ha perso due centrocampisti senza acquistarne nessuno. Ora, però, non è tempo di rimpianti ma di saluti fatti col cuore nei riguardi del solo ed un unico capitano: Marek Hamsik.