gemellaggio, napoli, roma
Un tifoso del Napoli e un tifoso della Roma mostrano i loro tatuaggi. Le braccia unite, simbolicamente, per dire no alla violenza nel calcio.

La speranza. Un gemellaggio contro la violenza 

Tra supperters napoletani e romanisti, si sa non c’è più né rispetto né simpatia, quasi sempre le 2 tifoserie si rendono protagoniste di cori offensivi (nel caso dei napoletani verso i romani), cori di discriminazione territoriale e offensivi (nel caso dei romani verso i napoletani). “Odio” che è aumentato dopo la morte di Ciro Esposito, giovane tifoso napoletano ferito gravemente, poi deceduto in ospedale, negli scontri prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli a Roma nel 2014. Da quell’episodio, in molti hanno espresso il desiderio di finire questa rivalità, tornando a quello che era il derby del sole, quando le due tifoserie erano amiche e dagli spalti si sentivano cori di incitamento reciproco.

I capi ultrà delle due tifoserie, sembrano non poco contrari a questa idea. Ma una speranza lontana dai riflettori sta prendendo forma, infatti, dopo l’ultima partita di Champions League tra Roma e Barcellona, la “Tribù  Giallorossa”, un folto gruppo di tifosi della Roma, ha dedicato la qualificazione in semifinale ai tifosi napoletani, perché dopo la sfortunata trasferta di Barcellona, moltissimi tifosi partenopei hanno inviato sulla pagina dei supporters romanisti,  inviti a non mollare che l’impresa era possibile. Messaggi molto apprezzati dalla Tribù Giallorossa che, ha pubblicato i messaggi diventati poi virali. Una conferma questa del fatto che non tutti vogliono questa rivalità, ma, anzi, come si legge da molti messaggi, sognano di ritornare a vivere il derby del sole.

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