Home Calcio Napoli Fiorentina-Napoli 2-2 le pagelle dell’ennesimo turno senza vittoria

Fiorentina-Napoli 2-2 le pagelle dell’ennesimo turno senza vittoria

Foto SSC Napoli

Il Napoli non si rianima e fallisce l’assalto alla Conference, ultimo, misero obiettivo di questa scellerata stagione.

Meret 5 – Un paio di buoni interventi ma ha responsabilità sul secondo gol sia per l’impostazione dal basso che per la lentezza con la quale prova ad opporsi ad una conclusione angolata ma lenta.

Ostigard 6 – Molto abile sulle palle alte e sui contrasti ma in evidente difficoltà quando deve impostare il gioco o lanciare lungo.

Rahmani 7 – Segna un gol, ne sfiora un’ altro ed è determinante in molte chiusure difensive.

Mazzocchi 5 – Gioca con la solita grinta e voglia, tiene bene in fase difensiva ma non appoggia in nessun modo la fase di spinta, bloccando di fatto la catena di destra.

Oliveira 5 – Fa poco in fase offensiva, difende abbastanza bene ma accompagna poco Kvara.

Lobotka 6,5 – Solita buona gara con tante palle recuperate e buona gestione del gioco di centrocampo considerando i soliti colleghi di reparto poco inspirati.

Anguissa 5 – Male nel primo tempo dove vaga in mezzo al campo, cresce nella ripresa dove fa sentire maggiormente la sua presenza e gioca un buon numero di palloni

Cajuste 5 – Bene in fase di interdizione sfruttando la sua ottima fisicità e dinamismo, troppo deficitario in fase di impostazione e sviluppo di trame di gioco offensive..

Kvara 5,5 – Solito nervosismo, solita cocciutaggine nel forzare dribbling e conclusioni, salva la sua gara con un eurogol su punizione. Dal 86′ Lindstrom S.V

Politano 4,5 – Si fa notare nel primo tempo solo per il gol del 2-1 viola dove regala la palla a Nzola, un po meglio nella ripresa dove cerca un paio di conclusioni. Dal 76′ Ngonge 5,5 – solita freschezza e voglia ma non trova occasioni pericolose.

Simeone 5,5 – Si da tanto da fare ma viene servito pochissimo e sbaglia qualche scelta di passaggio. Dal 76′ Raspadori 5,5 – Riesce a trovare solo una conclusione in un finale di gara molto confusionario.

Calzona 4 – Perchè non rischiare mai il tutto per tutto mettendo un attaccante in più? Il 4-3-3 come dogma e la mancanza di coraggio nei cambi condannano il tecnico calabrese.

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