Dopo le due sconfitte consecutive al San Paolo contro Arsenal e Atalanta, inevitabilmente, ci sono delle critiche nei confronti di Ancelotti e dei suoi giocatori. Enrico Fedele, ex procuratore e dirigente sportivo, ha espresso un giudizio negativo sull’ultima prestazione degli azzurri: “Contro l’Atalanta, sembrava che il Napoli potesse vincere dopo un buon primo tempo, poi, però, è venuta fuori la squadra di Gasperini e gli azzurri hanno avuto un calo fisico preoccupante”. Sulla questione Insigne, Fedele spiega: “Credo che non faccia più parte dei programmi di Ancelotti”. Fedele è abbastanza critico anche nei confronti dell’allenatore: “In questo finale di stagione, Carletto ha un po’ di confusione nella testa”. Sul futuro, Fedele ha le idee chiare: “Serviranno almeno due giocatori di qualità ed esperienza”. Per l’ex difensore del Napoli, Giovanni Francini, questa è stata una stagione di transizione: “E’ stato il primo anno di Ancelotti sulla panchina del Napoli. Credo che sia stata una stagione utile a capire che potrà fare ancora parte del Napoli e chi no”. Per Fabio Cannavaro, campione del mondo nel 2006, non era facile gestire il dopo-Sarri: “Negli ultimi tre anni il Napoli aveva espresso un buon calcio e non è mai facile aprire un ciclo nuovo”. Per Beppe Bruscolotti, sedici anni in azzurro, il tecnico del Napoli ha sbagliato a sostituire Insigne durante la gara di Europa League contro l’Arsenal: “Con quella sostituzione, in pratica, ha dato Insigne in pasto ai tifosi. Certe situazioni vanno gestite bene, altrimenti c’è il rischio di rompere i rapporti”. Sulla questione Insigne, è intervenuto anche un tifoso doc, Claudio Botti, avvocato ed ex presidente della Camera Penale di Napoli: “Purtroppo c’è il luogo comune che da un napoletano ci si debba spettare qualcosa di più, è capitato in passato anche a Paolo Cannavaro: è un corto circuito ambientale che andrebbe gestito meglio e con una personalità, che, forse, al giocatore manca”.
