Vietato fare tabelle di marcia. Porta male. Gattuso è un vecchio bucaniere, lo sa benissimo. Ma intanto chi non ha responsabilità un occhio al calendario non può esimersi dal darlo. Il futuro “europeo” del Napoli è subordinato, prevedibilmente, ad un match in programma il 20 marzo a Bergamo. Sarà il match di ritorno con l’Atalanta, quell’Atalanta che riuscì a strappare il pareggio a Napoli grazie alla topica dell’arbitro Giacomelli, per la quale Rizzoli chiede persino scusa. Ebbene prima di quell’incontro il Napoli riceverà il Torino al San Paolo, poi andrà a fare visita al Verona e poi ancora ospiterà al Spal. Il Napoli dei giorni migliori, quello che fi no ad un certo punto del torneo teneva testa alla Juventus, non si sarebbe granché preoccupato di questi prossimi tre match ed avrebbe potuto tranquillamente mettere in preventivo un tris di vittorie. Quello operaio di Gattuso, che va a giocare a Brescia e a Cagliari con cinque centrocampisti può garantire un risultato onorevole, ma non ha ancora la forza di imporre il suo gioco e quindi di ipotizzare bottino pieno. Ma mettiamo che per una benevola congiunzione astrale nelle prossime tre partite gli azzurri rigenerati dovessero conquistare tre vittorie allora sì che l’incontro di Bergamo assumerebbe un connotato tutto particolare. Il Napoli ora mira al quinto posto, occupato dalla Roma ed ha un imprecisato distacco dall’Atalanta, che deve recuperare la partita sospesa per il coronavirus. Ma con tre vittorie consecutive, nella speranza che Roma e Atalanta non facciano contemporaneamente lo stesso exploit , tutti i giochi si riaprirebbero ed allora sì che Bergamo potrebbe diventare un crocevia decisivo per una stagione nata storta e che improvvisamente potrebbe essere raddrizzata. Questo il ragionamento del tifoso qualunque. Guai a farlo a Gattuso. Si metterebbe a ringhiare come mai gli è accaduto di farlo in vita sua. Lui pensa solo al Torino, a sabato sera, quando ci sarà da liquidare una pratica scorbutica, contro una squadra che era partita benissimo e che si è andata lentamente smarrendo fi no a sostituire il tecnico Mazzarri, una vecchia e rimpianta conoscenza del san Paolo. Il suo tecnico, l’inesperto Longo, per il momento non ha dato grandi risultati. Tutti si augurano che non mostri la “scienza” proprio sabato sera. Il Torino può tranquillamente rimandare almeno di una settimana i suoi naturali obiettivi di rivalsa. Koulibaly out e ormai sempre
E se il Napoli facesse filotto?
Guai a fare tabelle, ma i prossimi 3 impegni sono alla portata degli azzurri