Giornata di campionato beffarda per il Napoli che non riesce a battere il Milan e perde l’occasione di restare a -4 dalla Juventus. Proprio nella giornata in cui Mertens esce dal match senza brillare e il suo sostituto Milik fallisce all’ultimo secondo il gol vittoria, sugli altri campi di serie A segnano sia Verdi che Politano, i due attaccanti esterni scelti dal Napoli a gennaio per rinforzare la rosa e puntare fino in fondo allo scudetto. Alla fine a gennaio non sono arrivati e l’unico acquisto, il tedesco Younes, ha preferito poi rimandare il suo arrivo a Napoli a giugno, salvo poi addirittura minacciare di non rispettare il contratto firmato.
A conti fatti, però, in questa volata finale, un attaccante in più (e soprattutto più fresco e non stanco) sarebbe servito come il pane al Napoli per provare a tenere il passo della Juventus. Verdi, Politano o qualcun altro: a gennaio serviva l’acquisto. Anche per dare un segnale alla squadra e all’ambiente. Non a caso, già nella gara con il Chievo, il Napoli era riuscito a vincere in extremis solo grazie all’apporto dei “panchinari” Milik e Diawara. Segno che gli undici titolari, protagonisti di una grande cavalcata, sono stati spremuti fino all’osso e ora sono in riserve, specie per quanto riguarda le energie mentali…
Certo, volendo fare una battuta potremmo dire che Donnarumma è stato “insensibile” quando ha parato il tiro di Milik al 92’: secondo la filosofia di Buffon avrebbe dovuto far entrare il pallone, tenendo conto degli sforzi fatti finora dal Napoli per inseguire il sogno scudetto. Obbligatorio il riferimento alle parole espresse dal portiere della Juventus dopo il rigore beffa che ha consentito al Real Madrid di eliminare i bianconeri: sarebbe stato bello vedere Buffon chiedere la stessa sensibilità anche agli arbitri che hanno favorito la Juve finora in campionato.
la vignetta di Donnarumma

Il direttore: Alessandro Migliaccio
Giornalista e scrittore, autore di numerose inchieste nazionali sulla camorra, sugli sprechi di denaro pubblico, sulla corruzione, sulle truffe e sui disservizi in Italia. Ha lavorato dal 2005 al 2020 per “Le Iene” (Mediaset), affermandosi con una serie di servizi che hanno fatto scalpore tra cui quelli sulla compravendita di loculi nei cimiteri, sulla cosiddetta “terra dei fuochi” e sulla pedofilia nella Chiesa. Ha lavorato anche per “Piazza pulita” (La7), Il Tempo, Adnkronos, E-Polis, Napolipiù, Roma, Il Giornale di Napoli e Il Giornale di Sicilia. Ha scritto tre libri di inchiesta (“Paradossopoli – Napoli e l’arte di evadere le regole”, ed. Vertigo 2010, “Che s’addà fa’ pe’ murì – Affari e speculazioni sui morti a Napoli”, ed. Vertigo 2011 e “La crisi fa 90”, ed. Vertigo 2012) e un libro di poesie (“Le vie della vita”, ed. Ferraro 1999). Ha ricevuto una targa dall’Unione Cronisti Italiani come riconoscimento per il suo impegno costante e coraggioso come giornalista di inchiesta. Ha ricevuto anche il Premio L’Arcobaleno napoletano dedicato alle eccellenze della città partenopea. È stato vittima di un’aggressione fisica da parte del comandante della Polizia Municipale di Napoli nel 2008 in seguito ad un suo articolo di inchiesta ed è riuscito a registrare con una microcamera nascosta l’accaduto e a denunciarlo alle autorità devolvendo poi in beneficenza all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli la somma ricevuta come risarcimento del danno subito.
Dal 2019 è il direttore di Quotidianonapoli.it