Home Calcio Napoli Dammi tre parole: focus sulla settimana azzurra in tre definizioni

Dammi tre parole: focus sulla settimana azzurra in tre definizioni

NAPOLI-GENOA 1-1

 

Com’è difficile! L’indecenza che si sta mettendo in mostra è veramente dolorosa ed immeritata per chi sostiene questa squadra. Soprattutto, a quanto pare, non sembra esserci una via di uscita nel breve termine che non passi per la defenestrazione immediata di un allenatore demotivante e soprattutto senza idee. Le analisi che si vedono e si sentono in giro sono oramai standardizzate ed hanno smesso da tempo di valutare gli aspetti pratici per occuparsi di vivisezionare le colpe di settimana in settimana. Non c’è più nulla da difendere, non c’è più nulla da proporre come correttivo, non c’è più nulla da sperare. Non si può più neanche invocare l’ottimismo a tutti i costi e “l’obbligo morale” di tifare per la propria squadra del cuore. Guardare una partita del Napoli, comprese quelle che si sono vinte in maniera del tutto casuale, è una mortificazione. Davvero è difficile esaminare la partita senza ripetere per l’ennesima volta le stesse cose. Calciatori fermi, schemi nulli, passaggi sterili, incapacità a finalizzare, confusione totale. I calciatori, individualmente, non sono neanche questo disastro, purtroppo si muovono sul campo come se stessero cercando, senza riuscirci, la via di casa. Eppure si liberano, raramente perdono palla, contrastano e fanno possesso. Se porti a casa il 70% ma alla fine della partita sembra che tu abbia fatto solo tanto bordello e nulla di sostanzioso, la causa non è dei singoli calciatori. Peraltro è pure inevitabile che la frustrazione del non trovare sbocchi al gioco porti a fare quel paio di cazzate gratuite a testa, che si trasformano puntualmente in quelle palle gol che ci finiscono nel deretano ogni settimana. Per non dire che abbiamo lo stesso attacco del Frosinone. Se Garcia ha sbagliato approccio con lo spogliatoio ed ha fatto alcune scelte discutibili in alcune partite, Mazzarri NON NE HA BECCATA UNA da quando è arrivato. Una vittoria, a questo punto da considerare casuale, con l’Atalanta ed un’unica partita giocata in maniera decente, ma ugualmente persa, con il Milan. Dopodiché un continuo scandalo comprese le poche partite vinte. Questa settimana la rubrica sarà più breve del solito perché non ci sono più molte cose da dire. Cavare un’opinione originale da tutto questo non è faticoso, è impossibile. In questo momento le uniche tre parole che possono avere un senso per chi riempie queste righe sono consecutive e non richiedono di essere approfondite singolarmente. Le uniche tre parole che oggi sembrano avere un senso sono:

 

MAZZARRI DIMETTITI SUBITO

 

 

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