Cosa rimane da dire a questo punto? Non ci uniremo al coro di “vergognatevi”, “andate via” e insulti variegati. Quello che sta accadendo è sicuramente intollerabile ma è anche una delle probabili opzioni che ci si sarebbe potuto aspettare da questa annata. Le responsabilità del disastro sono state ampiamente vivisezionate dalla prima all’ultima, a partire dai migliori analisti fino al più irrazionale tra i tifosi. Il discorso va spostato su quello che si può e si deve fare per cambiare rotta. Per quanto improbabile possa sembrare alla luce di ciò che si è visto oggi, ci sono 19 partite nelle quali servono quaranta punti, tutt’altro che impossibili, per poter compiere l’impresa del quarto posto che era l’obiettivo primario ad inizio stagione, salvo per quei numerosi soggetti accecati dall’entusiasmo che preconizzavano un impossibile bis.
DIETROFRONT: in questa rubrica abbiamo sempre chiarito di far altro mestiere e di dissertare di calcio per pura passione di lungo corso. Indicare quindi un allenatore, una scelta tattica, un calciatore da acquistare o da vendere lo si è sempre valutato per punto di vista profano e senza avere una pretesa di competenza. Ad oggi però c’è una cosa che sembra incontrovertibile e non richiede valutazioni particolarmente esperte. Mazzarri non è in grado neanche di fare il finto allenatore. Probabilmente l’azzardo nello scegliere lui è stato dettato da una necessità incombente e da una serie di rifiuti per ragioni diverse, tutti con motivazioni piuttosto giuste dal loro punto di vista (Conte, Tudor, Motta). Il proposito con cui il toscano si è venduto ad ADL è stato quello di riportare la squadra a giocare come faceva lo scorso anno. Credere che questo fosse possibile è stato l’errore peggiore del presidente, essendo più che evidente che Spalletti era un allenatore carismatico in grado di essere guida umana e tecnica di alto profilo, mentre il carisma di Mazzarri è, per rigiocarmi una battuta già spesa altrove, quello dell’agente Hooks di Scuola di Polizia. Mazzarri deve andar via ora. Non c’è da attendere una sola altra partita. La speranza delle sue dimissioni tale da consentire di reinvestire su un tecnico decente è vanificata sua stessa storia recente, la storia di un collezionista di esoneri senza soluzione di continuità. Il ritorno di Garcia farebbe venire l’orchite alla stragrande maggioranza dei tifosi e un tecnico giovane a basso costo è un rischio enorme, ma nessuna delle due opzioni è peggiore di quella di tenere un ex allenatore che si è rivelato molto più scarso di quanto una stagione e mezza decenti a Napoli una dozzina di anni fa potessero far sperare.
MAZZOCCHI: spero davvero che non ci siano strascichi per questo ragazzo. Il record che ha battuto oggi potrà essere l’incubo con cui convivere per il resto della carriera, o solo qualcusa su cui accettare gli sfottò di amici e parenti in futuro. Si tratta di un calciatore forte e farà cose ottime. Prima della cazzata che ha fatto oggi il Napoli era stato imbarazzante, noioso, totalmente sterile e, come al solito dall’inizio di quest’anno, incapace sotto porta (Raspadori e Zielinski oggi dovrebbero passare la serata in ginocchio sui ceci). Mazzocchi potrebbe avere fatto la cosa migliore della stagione facendosi buttare fuori dopo quattro minuti e dando un suono più fragoroso alla figura di merda che già stavamo per fare per confusione tattica: se grazie alla sua espulsione ed al conseguente 0-3 si decidesse di pensionare Mazzarri, avrà dato un contributo alla causa migliore che se avesse fatto doppietta e ribaltato il risultato
MERCATO: è la cosa più tediosa dell’anno calcistico, sia il mercato estivo che quello invernale. Ormai è talmente un baraccone ipertrofico della peggiore specie e la comunicazione che gli gira intorno è diventata come la coccoina, droga a bassissimo costo per bambini già scemi di loro. Di solito la commento il giorno dopo la fine per il più banale dei motivi. I soli “colpi” e le sole “bombe” di mercato che ha senso commentare sono quelle che hanno un contratto e due firme depositati. Se quelle ipotizzate dalle decine di trasmissioni inutili che ne parlano fossero tutte vere, ci si risanerebbe il debito pubblico. In questo caso però è necessario, più che parlarne, sperare che dopo Mazzocchi arrivino davvero anche Samardzic e Dragusin, che sono le uniche due trattative ammesse anche dai diretti interessati e quindi che hanno un senso. Ci sarebbe davvero un rinforzo di livello. Ovviamente è sempre necessario quanto indicato nel primo e nel secondo punto. Se non va via Mazzarri saranno inutili anche loro, perché con le (non) idee del nostro attuale allenatore, anche se arrivassero Mbabbé e Haaland finirebbero a farsi rimbalzare la palla da un piede all’altro senza costrutto
Ad articolo chiuso apprendiamo che Melluso ha “blindato” l’allenatore nell’intervista post partita. L’articolo, pregno di speranza di defenestrazione del buonuomo, è quindi totalmente inutile. Ah già, lo era anche prima, quindi “si stampi”!