Il nuovo tecnico del Napoli in Russia a commentare i Mondiali per una rete televisiva messicana
Carletto Ancelotti ha imparato diverse lingue nel suo girovagare vincente. Poliglotta della panchina: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Affascinato dal progetto Napoli e però uomo di mondo è in Russia a commentare il mondialone di Putin per una rete televisiva messicana. Viva cielito lindo. Aurelio Primo è strafelice perché convinto che la pubblicità è l’anima del commercio. E insomma ne guadagnerà il brand di casa azzurra. Il presidente-imprenditore spera anche che il Carletto nazionale, tra un commento e l’altro, un’intervista mondiale e l’altra, trovi il tempo per appuntare sul taccuino dei sogni il nome di un top player in passerella tra le undici città che ospitano la rassegna iridata. Potrebbe capitare perfino un incontro di un certo tipo in zona mista: ciao Top, sei proprio bravo, ti aspetto a Napoli nella città che da troppo tempo ha l’idea fissa del terzo scudetto della storia. I contatti informali hanno portato sovente a colpi grossi. Totò avrebbe detto che hai l’occhio policlinico. Provaci, Carletto.