Home Calcio Napoli Col Psg si può anche pareggiare

Col Psg si può anche pareggiare

e poi bisognerà tifare Liverpool

Il punto. Per superare il girone della Champions League, agli azzurri potrebbe bastare pareggiare con i francesi

Torna la Champions. San Paolo gremito come non accade da tempo, per una notte che può fare la storia del Napoli in Europa. Il 5-1 contro l’Empoli non ha esaltato né pubblico né Ancelotti che s’è arrabbiato e ha messo la squadra in guardia: “L’Empoli ha giocato meglio di noi, ma le difficoltà del secondo tempo ci hanno fatto capire cosa dovremo evitare martedì. Meglio così perché siamo stati avvertiti per tempo”. La vittoria, comunque, è servita a consolidare la classifica e a preparare con massima attenzione la partita della stagione per Ancelotti e gli azzurri. Partita da dentro o fuori contro il Psg. Sfida crudele e decisiva. Nel girone della morte il Napoli è secondo (5 punti), in testa c’è il Liverpool (6 punti) mentre il Psg è terzo (4 punti). Fuori gioco la Stella Rossa con l’unico punto conquistato proprio contro il Napoli. Il Napoli ha fatto quasi il massimo, è ancora imbattuto ma gli mancano i due punti di Belgrado riscattati parzialmente dalla vittoria contro il Liverpool e dalla superlativa prestazione al Parco dei Principi con vittoria sfumata in pieno recupero.

Ambizioni rilanciate e speranze autorizzate per gli azzurri, visto quello che hanno saputo fare contro due delle corazzate europee. Domani sera, però, serve l’impresa, serve un solo risultato, la vittoria, per centrare al 99% la qualificazione agli ottavi di finale di Champions. Basta anche pareggiare e si rimarrebbe un punto avanti al Psg ma si dovrebbe sperare in un risultato positivo del Liverpool a Parigi, cosa non impossibile… Però come dice l’adagio “Chi fa da sé…”. Meglio allora contare solo sulle proprie forze. Sembrava un girone impossibile alla vigilia e, quello di Parigi, un match con poche speranze contro una squadra che in campionato ha vinto 12 volte su 12 con un media gol di oltre tre reti a partita. Invece Ancelotti rimescolando uomini e modulo è andato a Parigi senza timore, andando in difficoltà nei primi minuti di entrambi i tempi ma poi riuscendo a riprendere gara e campo, dando dimostrazione di coraggio, forza e concretezza.

Cosa dovrà fare il Napoli al San Paolo per stendere il miliardario Psg? Dovrà superarsi in tutto e per tutto perché i francesi scenderanno al San Paolo col solo scopo di vincere e non risparmieranno energie di alcun genere pur di centrare il risultato e operare il sorpasso. Giocare come a Parigi, dunque, potrebbe non bastare se i francesi metteranno le marce alte, forti di una “rosa” preponderante di giocatori, con un centrocampo ricchissimo e attaccanti in grado di decidere da soli la partita e soprattutto sapendo bene quello che il Napoli può fare. Dopo l’Empoli bisognerà vedere come gireranno le gambe degli azzurri ma soprattutto che testa avranno nell’affrontare una squadra in grado di fare l’impresa al San Paolo. Avranno il brac cino corto per l’importanza della gara, si faranno sopraffare dall’ansia di prestazione o sapranno mantenere calma e nervi saldi senza soggezione alcuna? Tuchel attaccherà, ma questa volta tenendo ben solida la difesa e compatte le due linee in fase di non possesso, con un centrocampo tecnico e propositivo che però non lascerà campo alle ripartenze e alle giocate degli azzurri.

Chi sarà per il Napoli l’osservato speciale? Di Maria, Rabiot, Mbappè, Cavani o Neymar? Ancelotti confermerà l’undici del Parco dei Principi o escogiterà qualche altra soluzione per “incartare” per la seconda volta il tedesco Tuchel? Interrogativi leciti e intriganti per una partita da vivere tutta d’un fiato, dove sarà intrigante capire dove agiranno Insigne, Mertens e Fabian Ruiz o Hamsik. È gara da tripla e quel che è certo è che gli azzurri dovranno buttare cuore e coraggio oltre l’ostacolo. Ci vorrà orgoglio ed una squadra super con una difesa compatta e concentrata, un centrocampo disposto alla “guerra” con pressing costante e gioco d’anticipo.

Soprattutto ci vorranno giocatori che non dovranno sbagliare l’ultimo tocco come troppo spesso accade agli azzurri. Ci vorrà tutto questo e potrebbe non bastare contro il Psg delle stelle milionarie. Ci vorrà il cuore del “vecchio” San Paolo, chiamato ancora una volta ad essere il dodicesimo giocatore in grado di fare l’ennesimo “miracolo” prima di ritornare, testa e piedi, a riprendere la corsa in campionato. Con la speranza di non dover rimpiangere il pareggio di Belgrado. Vamos a matar il toro francese.

Previous articleCol Paris Saint Germain serve un’altra partita perfetta
Next article“Noi consumatori” sfida la Juve. Cori razzisti, chiesto il risarcimento