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Barcellona-caos, tutti contro tutti

I catalani si avvicinano alla trasferta di Napoli in un clima di veleni e di sospetti. E al San Paolo ci sarà il tutto esaurito

Occhi puntati sulla trasferta di Brescia, ma ormai, inevitabilmente, l’attenzione lentamente si sta spostando sull’appuntamento clou di tutta la stagione. Il Barcellona è alle porte e l’interesse generale appare già mobilitato. Prosegue la vendita libera per Napoli-Barcellona dopo il boom che in pochi giorni ha portato all’esaurimento di tutto l’anello superiore. Restano poche centinaia di biglietti di Tribuna e per il resto l’anello inferiore con le Curve inferiori e poche migliaia di Distinti inferiori, evidentemente non finiti tutti alla Tribuna Young per le scuole calcio.
La febbre-Barcellona sale e si prevede quindi il tutto-esaurito, nonostante che De Laurentiis non abbia proprio giocato al risparmio sul prezzo dei biglietti.
Dalla Spagna intanto arrivano ancora particolari sul caos che sta attanagliando la società catalana. Il Barcellona continua a far parlare di sé fuori dal campo. Il giornalista inviato in Spagna per Tuttosport Raffaele Riverso è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss per fare luce sulle ultime dalla Spagna: “Valverde è stato mandato in modo poco elegante. Se si provasse davvero che esiste il Barçagate potrebbero arrivare delle dimissioni da parte del presidente blaugrana. Setièn ha commesso qualche errore all’inizio, ora sta facendo capire ai giocatori come vuole giocare. Col l’Elbar potrà far riposare giusto un paio di titolari in quanto la sua squadra è ancora in fase di rodaggio”.
“Conosco l’ambiente del Barça e il carattere dei soci culé, fortunatamente sempre meno manipolabili e più intelligenti, sanno identificare perfettamente chi vuole arrivare al club per utilizzarlo per i suoi interessi mediatici, politici, ed economici”. Così si era espresso il giornalista di Barça Tv Marçal Lorente per difendere la dirigenza del Barcellona dallo scandalo BarçaGate, secondo cui il club azulgrana avrebbe pagato la società L3 Ventures per gettare fango su Messi, Piqué, Xavi, Guardiola ed altri idoli della squadra.
A quel post, però, c’è stata una risposta a dir poco piccata da parte di Gerard Piqué, uno dei presunti bersagli della società, che su Twitter ha definito “una marionetta” il giornalista della televisione ufficiale del Barcellona. La spiegazione data da Bartomeu, sia pubblicamente che in privato al difensore spagnolo e ad alcuni suoi compagni, non convince perché il Barcellona non ha fatto causa alla società L3 Ventures, nonostante si dica estranea ai fatti. Il Barça è una polveriera, quando ormai manca meno di una settimana all’andata degli ottavi di finale di Champions League con il Napoli. Questa situazione esplosiva potrà avere effetti sul rendimento calcistico della squadra? Certo non giova, ma i calciatori del Barcellona sono vecchi del mestiere e certamente, una volta scesi in campo, sapranno astrarsi dal contesto e rendere al meglio. Oltretutto il fatto che la prima si gioca al San Paolo, lontano quindi dal cuore della polemica, li agevola.

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