Azzurri a fondo contro il grifone. Ennesima delusione per i tifosi partenopei, nonostante una prestazione non del tutto negativa, due errori difensivi condannano il Napoli alla settima sconfitta in campionato.
-Azzurri a fondo contro il grifone- Il Napoli non sta passando un buon momento, squadra decimata dalle tante indisponibilità a causa di infortuni, positività al Covid e recupero della condizione dopo gli infortuni, ma se analizziamo a fondo la situazione, i ragazzi che scendono in campo non sono per niente dei pipponi. A detta del mister, influisce molto il fatto di dover giocare ogni tre giorni, ricordiamo che solo nel mese di Febbraio il Napoli dovrà disputare 8 partite, le prime due non sono per niente incoraggianti. Ma ritornando alla partita di Genova, inizialmente si è visto un Napoli compatto che ha affrontato i primi minuti di gara nel modo giusto, aggressività e giro palla nella metà campo avversaria, portano i ragazzi di Gattuso a totalizzare 4 tiri nei primi dieci minuti di gioco. Mentre tutto lascia pensare ad un cambio di tendenza, ricordando le ultime partite giocate in modo a dir poco brutto dagli azzurri, Maksimovic fa capire che senza Koulibaly sarà un periodo molto duro, infatti il 19 azzurro all’11esimo, sbaglia un passaggio che dire facile è riduttivo, il destinatario è Demme a circa 3 metri da lui, inspiegabile l’errore che regala palla al Genoa, Badelj trova Pandev tutto solo, lasciato proprio da Maksimovic, il quale entra in area e batte Ospina senza grandi difficoltà. Gattuso richiama i suoi alla calma, la partita è lunga e la personalità dimostrata in campo fino all’errore che ha portato al gol, lascia ben sperare. Ma se sulla strada in salita trovi anche la sfortuna, tutto diventa più difficile, infatti il Napoli prova a raddrizzare la partita ma sul colpo di testa di Petagna, la traversa aiuta Perin, già super in un paio di occasioni, evitando agli azzurri di pareggiare i conti. Ma se sulla strada in salita oltre a trovare la sfortuna, trovi anche un arbitro mediocre, beh allora veramente diventa impossibile, infatti al minuti 25 il Signor Manganiello non vede un fallo solare su Di Lorenzo, da quel fallo non fischiato parte l’azione del Genoa per il raddoppio, è vero che la squadra di Ballardini prima di andare in gol effettua 21 passaggi dove gli azzurri vanno a vuoto, ma è anche vero che l’azione poteva essere fermata segnalata dal VAR perchè inizia con un fallo. La squadra tramortita da 2 colpi da KO, ci prova senza mai dare la sensazione di riuscire a capovolgere la situazione.
Nel secondo tempo con un intervallo passato a ringhiare, tutti si aspettano una reazione azzurra. Purtroppo sin da subito in campo va in scena un copione già visto, squadra macchinosa e poco incisiva in attacco, in più man mano che passa il tempo iniziano a farsi sentire le fatiche, ma questo non ferma il Napoli che nonostante tutto ci prova. Gattuso corre ai ripari con l’inserimento di Insigne e Osimhen, il capitano azzurro pochi minuti dopo il suo ingresso si imbatte nella sfortuna presente a Marassi questa sera, su un cross di Lozano, Lorenzo devia di destro a poca distanza dalla porta, ma purtroppo la sfera si stampa sul palo, segno evidente di una serata storta. La prova che il Napoli in questa gara non si arrende, nonostante il doppio svantaggio, la sfortuna e un arbitraggio non del tutto regolare, è l’occasione che capita sui piedi di Demme, il tedesco penetra in area e a botta sicura indirizza la palla con un tiro di destro sotto la traversa, Perin ancora una volta sfodera una gran parata e salva la sua squadra. Al minuto 79 il Napoli accorcia le distanze, Politano scaraventa in rete una palla vagante in area e dà speranza agli azzurri per strappare almeno un punto ormai insperato. La situazione non cambia purtroppo, ma c’è da segnalare l’ennesimo errore di Manganiello, nel terzo dei quattro minuti di recupero, Mario Rui anticipa Scamacca in area di rigore genoana, il calciatore del rossoblu sposta vistosamente il portoghese che sbilanciato cade, il direttore di gara fa proseguire tra le proteste di tutti, ma quello che fa più rabbia è che pochi minuti prima, Lozano si libera allo stesso modo dalla sua marcatura e si invola verso l’area avversaria, in quella occasione è lo stesso arbitro, senza l’aiuto di nessuno, a fischiare il fallo. Ma si sa non ci si può soffermare più di tanto sui rigori anche perchè non sempre si segnano. Resta la sconfitta, la settima in campionato per una squadra che ha come minimo obiettivo il quarto posto, tra una settimana al Maradona arriva la Juventus lanciatissima intervallata da una partita in trasferta che vale una finale, nulla è perduto ma ci vuole la forza e soprattutto la voglia di tirarsi fuori da questa situazione.
Fotografo e videografo, giornalista pubblicista, ha collaborato alla realizzazione di alcuni servizi di inchiesta per il programma televisivo “Le Iene”, ha condotto la trasmissione televisiva “Zona Napoli” in diretta su “Stereo 5 tv” ed è opinionista per vari programmi televisivi e radiofonici.