Una rivoluzione ancelottiana. Così si potrebbe definire il turn over effettuato dal tecnico del Napoli per la gara di Cagliari. Una partita delicata e importante per la stagione azzurra che è stata vinta pur schierando in campo molte riserve al posto dei cosiddetti titolari: basti pensare che erano in panchina contemporaneamente Hamsik, Albiol, Insigne, Mertens e Callejon. Ovvero l’ossatura del gruppo azzurro. I veterani. Al di là di Koulibaly (per la prima volta capitano), Ospina, Ghoulam e Allan, la compagine azzurra non presentava titolarissimi. “Alcuni dopo Liverpool li ho fatti riposare – spiega Carlo Ancelotti al termine della partita vinta a Cagliari – . Volevo mettere in campo una squadra fresca e sfruttare più la spinta di Ounas a destra con Zielinski e Fabian Ruiz dietro Milik. Le difficoltà avute nel primo tempo sono legate anche all’assenza di Mertens e Insigne, che attaccano la profondità, diversamente da Fabian Ruiz e Zielinski che ci aiutano a palleggiare. Non li ho schierati, ripeto, perché volevo una squadra fresca, volevamo fare una gara di grande intensità.Il Cagliari ha giocato bene dietro, erano organizzati, noi poco profondi ma abbiamo gestito palla bene. Nella ripresa le squadre sono cambiate molto – prosegue il tecnico azzurro – e potevamo andare in vantaggio subito all’inizio. Poi ci sono state tante interruzioni e non si poteva dare ritmo al nostro gioco ma la vittoria è meritata, c’è anche quella traversa”.
Non a caso, nel finale di gara, Ancelotti ha schierato ben cinque attaccanti inserendo Callejon, Mertens e Insigne. “Ci abbiamo creduto, volevamo dare il colpo ad una settimana un po’ travagliata e ci siamo riusciti – afferma ancora mister Ancelotti – . Milik è un ragazzo serio, riesce a gestire bene i momenti, è questo il refrain del gruppo: siamo abbastanza equilibrati. Col Liverpool abbiamo rimediato un colpo forte, ma noi già avevamo reagito, non dovevo aspettare questa partita per capirlo. Siamo una squadra di prospettiva, siamo competitivi in campionato e lo siamo stati molto anche nella Champions League. Vogliamo esserlo anche in Coppa Italia ed Europa League”.
E proprio la vittoria dell’Europa League è forse il principale obiettivo della prima stagione di Carlo Ancelotti sulla panchina azzurra, visto che in campionato la Juventus sembra inarrestabile, anche grazie ai soliti aiuti arbitrali. E al Napoli, invece, non viene concesso nessun aiuto, anzi, come accaduto a Cagliari (e prima ancora col Chievo al San Paolo) agli azzurri è stato negato un calcio di rigore solare che avrebbe sbloccato il punteggio. “Sarebbe un sogno per il Napoli andare in finale in Europa League – spiega Ancelotti – . Prima di arrivare lì ci sono molti step da fare. Siamo consapevoli di poter essere molto competitivi, ancora di più rispetto alla Champions. La finale resta un sogno, ma abbiamo tempo per pensarci”.