Non appena piove a Napoli, nella stazione Salvator Rosa della Linea 1 della metropolitana, spuntano diversi secchi che vengono posizionati dal personale dell’Anm per raccogliere l’acqua piovana che cade dall’alto e arriva fino alla banchina. I secchi ormai sono talmente un tutt’uno con la stazione che si mescolano tra le opere d’arte presenti, ovvero le quattro Fiat Cinquecento in cartapesta coperte da un telo. E i turisti continuano a fotografarle, ignari (forse) del fatto che non quei secchi non siano un’espressione artistica ma la testimonianza della mancanza di manutenzione della metropolitana di Napoli.
Due petizioni per la Biblioteca: “La cultura e gli intrecci sull’asse Napoli-Torino”
Raccolta firme in piazza Trieste e Trento per una petizione al presidente della Repubblica per scongiurare il trasferimento della Biblioteca Nazionale dalla sua storica sede al fatiscente ex Albergo dei Poveri di piazza Carlo III e “per ripristinare una visione di...