In occasione della Conferenza dei ministri della cultura della regione Euro-Mediterranea che si svolgerà domani e dopodomani a Palazzo reale, attiviste e attivisti scenderanno in piazza domani 16 giugno alle ore 18 in piazza Municipio per dire “NO alla privatizzazione del patrimonio pubblico napoletano, per ribadire il dissenso verso una falsa partecipazione alle politiche culturali cittadine, per chiedere investimenti strutturali nella cultura e per scongiurare il declassamento di fatto della Biblioteca Nazionale”.
Il presidio pubblico è stato indetto dall’associazione “Mi Riconosci” insieme ai collettivi, comitati e ad altre associazioni napoletane. È stato chiesto il permesso alla Questura. In un primo tempo la manifestazione si doveva svolgere in piazza del Plebiscito ma, a causa dei particolari dispositivi di traffico adottati per lo svolgimento in sicurezza dell’evento internazionale, è stato poi concordato che si svolgerà domani alle 18 in piazza Municipio. “Tutta la comunità è invitata a partecipare, per difendere il patrimonio pubblico e i servizi essenziali della città!”. Ovviamente tutta l’area del summit è blindata (via Toledo/Cavalli di Bronzo/inizio di via Chiaia) per cui converrebbe raggiungere piazza Municipio dal lato di piazza Matteotti, di piazza Borsa, di via Medina.
Cauti alcuni “intellettuali” di mestiere, sempre attenti ai rapporti di potere, scendono invece appassionatamente in campo soprattutto i giovani, a tutela di quel prezioso scrigno di memorie del Mezzogiorno che è la Biblioteca nazionale di Napoli. Oltre all’associazione Mi Riconosci-sezione Campania, parteciperanno tra gli altri i gruppi NapoliMonitor, SET (Sud Europa turistificazione), Scugnizzo Liberato, GRIDAS (Gruppo Risveglio dal Sonno), Ex Opg – Je so’ pazzo, La Biblioteca Nazionale di Napoli non si tocca, Demanio Costituzionale, L’ASILO – ex Asilo Filangieri, Forum Cultura Napoli, Italia Nostra Napoli, Comitato civico di Santa Maria di Portosalvo – Napoli, Giardino Liberato di Materdei.
Un presidio, aggiungono i manifestanti, “contro le speculazioni sul patrimonio culturale”che non può essere svenduto ai privati creando inutili Fondazioni per la gestione.
In occasione dell’incontro promosso dal ministro Franceschini la biblioteca e il palazzo reale saranno interdetti a studiosi, ricercatori, visitatori (per i dispositivi di traffico, vedi www.comune.napoli.it) .
