Home Cronaca di Napoli e provincia Il geologo Caniparoli e le cause delle voragini

Il geologo Caniparoli e le cause delle voragini

Naturalmente non mancano i commenti sui social in merito al crollo al cimitero di Poggioreale. Per il geologo Riccardo Caniparoli, la causa dei crolli è la subsidenza (abbassamento del terreno dovuto a cause naturali o all’attività dell’uomo). Secondo Caniparoli, che lancia allarmi da tempo ed è stato più volte accusato di catastrofismo, svuotare il sottosuolo della città di Napoli è pericoloso. “Il sottosuolo napoletano”, dichiara, “è costituito da terreni vulcanici porosi e leggeri perché contengono vuoti all’interno dei granuli che compongono il terreno. L’unica roccia in natura che galleggia è la pomice e il sottosuolo di Napoli ne è pieno. Scavare in terreni vulcanici sciolti e attraversati dalle acque delle tre circolazioni idriche sotterranee – rappresentate dalle acque di falda freatica proveniente dalla piana di Capodichino; dalla falda artesiana in pressione delle acque profonde del bacino idrotermale (vedi acqua “zuffregna” del Beverello); e, per la linea di costa, dall’acqua d’ intrusione marina – comporta grossi rischi. Queste tre circolazioni idriche sotterranee (acque dolci, marine e termali) sono in equilibrio fin quando non vengono attraversate dalle cosìddette ‘talpe’ utilizzate per la realizzazione delle gallerie”.

L’incidente di Poggioreale riporta alla mente il crollo alla Riviera di Chiaia del 4 marzo 2013. Sempre in un commento rilanciato via Facebook il geologo (più volte accusato di essere una Cassandra) ricorda che “a Napoli nel 1990 affogò letteralmente la talpa alla Riviera di Chiaia durante la realizzazione della famigerata LTR. Rimase sepolta. Poi, trascorsi 20 anni, ripresero i lavori per la trasformazione della LTR in metropolitana linea 6. Nel 2013 ci fu il crollo del palazzo Guevara di Bovino alla Riviera di Chiaia. Fu per caso?”.

Previous articleMonumentale off limits, zona pericolosa
Next articleUn lungomare non liberato