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È notte fonda in casa Napoli, eliminati dalla Coppa Italia

È notte fonda in casa Napoli, eliminati dall’Atalanta in Coppa Italia per 3-1, difesa horror quella composta da Maksimovic e Rrahmani, Lozano il migliore in campo dei partenopei illude con il gol del 2 a 1, Osimhen sbaglia il gol del pareggio e la squadra di Gasperini la chiude con Pessina.

È notte fonda in casa Napoli, azzurri eliminati dell’Atalanta in Coppa Italia, la sfida per conquistare la Finale contro la già qualificata Juventus se la giudica la squadra di Gasperini. I bergamaschi hanno vita facile contro una difesa in grave emergenza come quella del Napoli, Rrahmani e Maksimovic non danno le certezze che una coppa collaudata come quella Koulibaly-Manolas possono, a volte, garantire. Ed è proprio la difesa che porta il marchio di questa sconfitta, la seconda consecutiva, infatti dopo un inizio promettente da parte del Napoli, al primo affondo atalantino, gli azzurri incassano il gol, Zapata controlla dai 30 metri e quello che più sorprende è come riesca a girarsi indisturbato e a puntare verso la porta di Ospina, Maksimovic e Hysaj invece di contrastarlo indietreggiano lasciando al colombiano tutto lo spazio per avanzare, sistemare la palla e calciare dai 20 metri un destro potente che non lascia scampo ad Ospina, è solo il decimo minuto e al Napoli basterebbe un pareggio per approdare in finale. La reazione azzurra non arriva, troppo molli e con poche idee per creare grattacapi ai ragazzi di Gasperini che, al minuto 16, trovano il raddoppio, imbucata per Zapata il quale spalle alla porta con Maksimovic sulle spalle, gira di prima per l’inserimento di Pessina completamente dimenticato da Rrahmani, il centrocampista atalantino non può sbagliare a tu per tu con Ospina. Dopo il gol del raddoppio, gli azzurri cercano di darsi una strigliata, purtroppo non riuscendo mai a rendersi pericolosi in tutti i primi 45 minuti, il solo Lozano non può nulla nonostante sfoderi una prestazione dalla valutazione alta. Si va all’intervallo sul 2 a 0, ma con la triste sensazione che il Napoli non nè abbia per ribaltare la situazione.

Nel secondo tempo Gattuso cambia modulo, fuori Elmas e dentro Politano che va a trasformare lo schieramento in un 4-2-3-1. Sembra cambiare l’inerzia della gara, il Napoli inizia ad affacciarsi con insistenza nella metà campo avversaria. Dopo appena 8 minuti della ripresa, gli azzurri accorciano le distanze con Lozano, tiro di Bakayoko rimpallato, il messicano si avventa sulla sfera vagante e in spaccata volante riesce a calciare verso la porta, Gollini para ma la palla resta a pochi centimetri dalla porta, il Chuky riesce ad alzarsi rapidamente e la calcia in rete. Partita riaperta e nel Napoli cresce la convinzione che si possa riacciuffarla, infatti dopo il gol si vede una squadra più compatta che ci prova con più insistenza. L’occasione clamorosa per il pari, capita al minuto 75 sui piedi di Osimhen, Demme trovato in profondità entra in area e vede al centro il nigeriano che arriva in velocità, palla perfetta e il 9 azzurro che impatta di sinistro a botta sicuro, ma sulla sua strada trova Gollini che si supera e salva la sua squadra. Gol mancato gol subito, è una vecchia legge del calcio che a volte è una sentenza, ma a metterci lo zampino è la difesa del Napoli, ancora una volta, Zapata lavora un buon pallone spalle alla porta, l’inserimento di Pessina è letto da Di Lorenzo in ripiegamento, ma l’azzurro preso in controtempo non può intervenire e Pessina si ritrova per la seconda volta a tu per tu con Ospina che viene superato con uno scavetto, 3 a 1 e partita chiusa.

Ancora una brutta sconfitta per il Napoli, la seconda consecutiva in pochi giorni, i dubbi riguardanti la difesa sono confermati, tra 3 giorni al Maradona arriverà la Juventus lanciatissima, questa partita può rappresentare la svolta della stagione, ma affrontarla con un reparto in totale emergenza e con l’attacco che molto spesso si inceppa, non è assolutamente la migliore delle situazioni. Unica nota positiva della serata, la buona ennesima prestazione di Lozano. Intanto il Patron azzurro, come dichiarato dallo stesso allenatore, ha lasciato lo Stadio di Bergamo senza parlare nè con la squadra nè con Gattuso, segno evidente della delusione per un primo obiettivo stagionale svanito.

 

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