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Napoli-Atalanta alle 15 al San Paolo: ecco come giocheranno gli azzurri. La chiave del match

È stato deciso così perché vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole. Si deve andare al galoppo… senza sosta, senza freni e, possibilmente senza “positivi da Covid-19. Tre partite a settimana, gare europee comprese e chissenefrega di ciò che succede attorno al campionato…
In attesa dell’effetto 3-0 a tavolino al San Paolo arriva l’Atalanta di Gasperini e dovrebbe essere una bella partita. I neroazzurri di Bergamo hanno iniziato in modo eccellente il Campionato con 3 vittorie in 3 gare, 13 gol fatti e 15 subiti. L’11 di Gasperini è stato magnifico contro la Lazio, dimostrando squadra matura, di grande sacrificio, coraggiosa e nello stesso tempo di grande tecnica.

Al San Paolo, questo pomeriggio, si gioca nel ricordo dell’infelice 2-2 della passata stagione quando i bergamaschi arpionandosi al pareggio con Ilicic su una ripartenza mentre gli azzurri protestavano per un fallo netto di Kjaer in area di rigore su Llorente (nella foto l’episodio contestato, ndr) non visto né dal Var né da Giacomelli. Fu da quella gara che iniziò la parabola discendente di Ancelotti, peraltro espulso, e della squadra. Ne è passata di acqua sotto i ponti e l’Atalanta odierna è big consacrata del calcio europeo. Una formazione, quella di Gasperini, che ha acquisito autostima e convinzione in abbondanza dopo la splendida Champions League disputata, conclusasi solo al 92′ della partita contro il Psg.

Gattuso, dopo lo stop passato imposto prima dall’Asl per la gara contro la Juve e dopo dagli impegni delle nazionali per l’inutile Nations League voluta da Ceferin “costi quel che costi”, presenterà al San Paolo una squadra arrabbiata e con la carica giusta per dimostrare di essere ancora una big del campionato nonostante le sottovalutazioni della vigilia da parte di opinionisti e soloni del piffero… Sarà un match a viso aperto: 3-5-2 di Gasperini contro il 4-2-3-1 adattabile di Ringhio tra due squadre in cui le fasi offensive saranno predominanti con cambiamenti di fronte rapidi e velocità nelle giocate.

L’Atalanta, con giocatori tecnici come Gomez, Muriel, De Roon, Malinovski e fisici come Gosens, Hateboer e Zapata è squadra che non si chiude, che ama giocare, che cura il possesso palla, la sua vera arma difensiva, e attacca con gli esterni che sono più centrocampisti offensivi che difensori aggiunti. Il Napoli risponderà tenendo alti e ben larghi prevedibilmente Politano a destra e Lozano a sinistra con Mertens centrale alle spalle di Osimhen, alla caccia del primo gol azzurro. Con un Bakayoko in più. Dopo il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione, il Napoli deve risalire in classifica. Ha esigenze più immediate e concrete in attesa del giudizio d’Appello, e le assenze di Zielinski, Elmas e Insigne non consentiranno a Gattuso di giocare coperto e fare muro. E’ comunque sfida tra due squadre proiettate sul fiato. Se gli azzurri toglieranno ritmo e campo ai bergamaschi, tenendo basse le frecce Gosens e Hateboer, avranno maggiori chance di tenere in mano il palloni di una gara che promette di essere una partita spettacolo e che può rilanciare il Napoli dopo l’ingiusto e “politico” ko a tavolino.

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