Home Cronaca di Napoli e provincia La comunicazione nell’era della pandemia 2020

La comunicazione nell’era della pandemia 2020

di Yvonne Fabris

Come i brand si adeguano al nuovo scenario.

 Da sempre media per eccellenza,  la tv si è riconfermata protagonista di questo mese, diventando un punto di riferimento per gli italiani in cerca di informazioni.

Il digitale è diventato l’alleato per eccellenza durante il lockdown poichè fondamentale non solo a mantenere i rapporti sociali, ma anche per gli acquisti e per impegnare il tempo libero.

 A marzo lo Studio Fabris ha attivato un monitoraggio settimanale per misurare gli effetti del Covid-19 sulle abitudini e le strategie di consumo degli italiani. A complemento del monitoraggio, è seguita un’analisi di approfondimento sugli effetti che il lockdown  ha prodotto sulla fruizione dei media.

L’analisi è basata sui dati rilevati attraverso un indagine (meter e software tracker) che monitora giornalmente i comportamenti reali dei consumatori appartenenti al Panel (+16 anni dal 1 marzo al 1 aprile 2020), anche per quanto riguarda il consumo multimediale e di altri mezzi.

La TV protagonista del consumo mediale

Nelle prime settimane di crisi, la TV si è confermata il punto di riferimento per gli italiani, in un momento di forte incertezza, come fonte di informazioni sul Covid-19. Infatti, la sua fruizione  è aumentata del +19% nel giorno medio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con registrazione di picchi i canali All News H24 fino a 4 volte superiori rispetto alla media.

Nel periodo compreso tra il 1 marzo e il 1 aprile 2020, il tempo dedicato ai canali del Lifestyle è cresciuto del +9% e quello dedicato ai canali Cinema/Fictions del +8%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il Digitale: un alleato fondamentale per sopravvivere al lockdown

Diventato un alleato nell’interazione sociale in casa degli italiani, complessivamente, il tempo dedicato al digital è cresciuto del +16% nel periodo compreso tra il 1 marzo e il 1 aprile 2020.

Trainante è sempre lo stesso motivo: l’informazione. Si registra il +45% del tempo dedicato ai siti di informazione quotidiana. Aumentato del +125% il tempo di navigazione sui siti della GDO, ma anche il tempo per le relazioni sociali “a distanza” subisce un aumento del +31% con l’utilizzo dei Social Network.  Anche l’intrattenimento online sta vivendo una forte espansione, che registra un aumento del +13% sulle le piattaforme Video on Demand e del +9% dei Gaming .

Branding: come evolve il messaggio pubblicitario ai tempi di COVID-19

Nelle prime settimane della crisi, i big spenders in TV sono rimasti in larga misura attivi, con un incremento medio in termini di pressione. 

Dall’analisi delle comunicazioni veicolate nell’ultimo mese (tra TV, stampa, radio,) è emerso come i diversi Brand abbiano adeguato i propri messaggi alla situazione emergenziale.

Sono emersi 3 filoni di comunicazione individuati sulla base dei messaggi chiave. In primis quelli legati alla didattica sull’emergenza (es. con messaggi su come lavare le mani, sull’importanza di restare a casa ecc). In secondo luogo sul piano sociale e sulle donazioni, ed infine quelli che hanno seguito il filone dell’unione e dell’Italianità, cavalcando l’onda del senso di appartenenza. Infine in pochi, non hanno ritenuto necessario cambiare il proprio stile comunicativo, con grande sollievo di chi è stato ben lieto di pensare ad altro.

Da oltre 48 anni, lo Studio Fabris integra metodologia e conoscenza per fornire riposte alle domande dei propri clienti su consumatori, mercati, brand e media. Combinando la nostra esperienza all’analisi dei dati, offriamo consulenza strategica per ottimizzare il marketing, le vendite e l’organizzazione aziendale.

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