Home Salute Coronavirus, plasma iperimmune. Il virologo Baldanti: “Mortalità scesa dal 15 al 6%”

Coronavirus, plasma iperimmune. Il virologo Baldanti: “Mortalità scesa dal 15 al 6%”

“Con la terapia del plasma iperimmune la mortalità dei malati di Covid-19 si è ridotta al 6%”. Così Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di virologia del Policlinico San Matteo di Pavia, nell’ambito di una conferenza stampa a Milano sui primi risultati ottenuti nello studio pilota coordinato dall’Irccs e dall’università di Pavia.

Abbiamo parlato della terapia con plasma iperimmune all’incirca 2 settimane dopo l’identificazione del primo paziente positivo. A quel tempo non esisteva nessun tipo di test sierologico. Prendendo il siero di pazienti che avevano superato infezione e che erano i primi che stavano guarendo in quel momento”, in vitro “abbiamo visto che la distruzione cellulare veniva fermata. Era la dimostrazione che nel siero dei guariti esistono anticorpi neutralizzanti. Non abbiamo scoperto l’acqua calda, ma abbiamo usato la cultura medica“, ha sottolineato il virologo raccontando come è cominciato la ricerca pilota sul plasma iperimmune.

I pazienti curati con il plasma iperimmune avevano “un diverso grado di insufficienza respiratoria, 7 erano intubati, tutti avevano necessità di ossigeno e non erano in età avanzata – ha precisato Baldanti – Non possiamo prevedere quando la cura diventerà prassi, però giovedì avremo tutti i dati organizzati per presentare la sperimentazione alle riviste scientifiche”.
I pazienti dello studio sono tutti ricoverati negli ospedali di Pavia e Mantova, a parte uno che si trova a Novara, e l’ultimo è stato trattato l’8 maggio. Sono tutti maggiori di 18 anni con tampone positivo, con un quadro respiratorio tale da necessitare un supporto per l’ossigeno, e radiografica toracica positiva con polmonite interstiziale bilaterale.Il virologo ha spiegato che inizialmente la mortalità dei pazienti in ventilazione assistita e ricoverati in terapia intensiva tra il 13% e il 20%. Si è tentato quindi di capire se la terapia con plasma iperimmune fosse in grado di ridurre la mortalità. “E in effetti – afferma Baldanti – si è ridotta al 6%. Significa che da un decesso atteso ogni 6 si è osservato un decesso ogni 16 pazienti. È il dato più macroscopico emerso da questo studio pilota”.

Lo studio ha permesso inoltre di osservare che anche le condizioni dei polmoni subivano miglioramenti significativi e già dopo la prima settimana di trattamento con il plasma.

Presente alla conferenza anche l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera che ha annunciato che da oggi sarà lanciata la banca del plasma iperummune: “Da qui ai prossimi giorni faremo un protocollo per la donazione del sangue e le modalità con cui deve essere fatto partendo dai tanti guariti che abbiamo – ha dichiarato Gallera – Tutte le nostre Asst richiameranno le persone da loro ricoverate affinché vengano a donare il plasma, dopo aver verificato livello immunità”.

Previous articleLa comunicazione nell’era della pandemia 2020
Next articleRientri in Campania dell’11 maggio: nessun positivo su 1051 viaggiatori