Home Cronaca di Napoli e provincia Caldo africano e mare cristallino: primi bagni sul Lungomare di Napoli

Caldo africano e mare cristallino: primi bagni sul Lungomare di Napoli

Il mare e Napoli: difficile resistere al fascino del binomio, anche in tempi di Coronavirus. Complice l’ondata di caldo africano che si è abbattuta in città negli ultimi giorni e il colore dell’acqua azzurra e limpida come non mai i napoletani hanno ceduto alla tentazione del primo bagno.

Coppie, famiglie e singoli cittadini a prendere il sole sul Lungomare, in spiaggia o sugli scogli qualcuno anche in costume e i più giovani perfino in acqua a giocare al Lido Mappatella alla Rotonda Diaz.

Ma in Campania è possibile fare il bagno a mare nella fase 2? Si direbbe di sì data l’assenza di interventi nonostante i numerosi agenti in giro a controllare il Lungomare.
Secondo le faq di chiarimento all’ultimo dpcm del governo, se non vietato da ordinanze locali e già dalla fase 1 “È sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020”, e di conseguenza “è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. E sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus”. Se a quanto chiarito dalla faq combiniamo le disposizioni del Dpcm del 26 aprile, che rimuovono il limite della “prossimità della propria abitazione principale” per lo svolgimento dell’attività motoria, ne risulta che il bagno a mare dovrebbe essere possibile anche per chi non vi abita proprio accanto.

De Luca a metà aprile minacciava di chiudere le spiagge libere per evitare assembramenti e una balneazione senza regole che avrebbe fatto impennare il contagio. “Non condivido l’idea di vietare le spiagge libere” replicava de Magistris “perché andare a mare non può essere una questione di censo impedendo a chi non ha i soldi di andare in spiaggia” annunciando un piano per mettere in atto le misure di distanziamento e garantire a tutti i cittadini, non “solo a quelli con i mezzi” di poter fare il bagno, ma ad oggi ancora nessuna indicazione precisa in materia dall’amministrazione comunale e nemmeno dalla Regione. Il governatore oggi autorizzando il “diportismo nella acque del mare locale” ha anche aperto alla possibilità delle gite in mare per armatori e familiari conviventi e lunedì dovrebbe essere decisa la data di riapertura degli stabilimenti balneari campani, ma nessun provvedimento per quanto attiene le spiagge libere e la balneazione con buona pace dei bagnanti che oggi hanno potuto prendere il sole e tuffarsi senza chiare limitazioni se non quella del distanziamento.

Nel dubbio alcuni cittadini hanno già preso la loro decisione: impossibile rinunciare ad un bagno nell’acqua cristallina di Napoli.

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