Con le nuove regole nazionali che entreranno in vigore da lunedì prossimo ben quattro milioni e mezzo i italiani saranno svincolati dall’obbligo di restarsene in casa e potranno portarsi sul luogo di lavoro. Un quota di questi quattro milioni e mezzo riguarda ovviamente la Campania.
E il presidente De Luca, nel timore che si possano generare contemporaneamente flussi notevoli di affollamento, soprattutto nei mezzi pubblici, ha disciplinato con un’ordinanza, la numero 40, le modalità e gli orari di accesso agli uffici. E’ previsto, infatti, uno scaglionamento delle entrate, limitato per il momento alle sole giornate del 4 e 5 maggio. I lavoratori potranno entrare in ufficio in orari diversi, a seconda dell’iniziale del cognome: personale con iniziale del cognome A-D: ore 7,30-8,30; cognome E-O: ore 8,30-9,30; cognome P-Z: ore 9,30-10,30. Naturalmente gli orari di uscita saranno modulati conseguentemente. Eccezione a queste modalità orarie per il personale sanitario e sociosanitario e per quello comunque impegnato in attività connesse all’emergenza. Per i trasgressori previste multe da 400 a 3000 euro.
Ma non basta. Sempre nell’intento di favorire il minor affollamento possibile nell’ordinanza De Luca invita tutte le “amministrazioni pubbliche, gli enti vigilati e le società e altri enti a controllo pubblico del territorio regionale alla stretta osservanza delle disposizioni relative alle disposizioni attuative sullo smart working”, al fine di limitare la presenza del personale e dell’utenza negli uffici ai soli casi in cui la presenza fisica sia strettamente indispensabile per lo svolgimento delle attività individuate come urgenti e indifferibili”.
Per quanto riguarda l’ingresso in ufficio dei dipendenti pubblici, “si raccomanda agli Enti ed uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza, assicurandone un’articolazione in fasce orarie differenziate e scaglionate, al fine di evitare picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamenti”.