Home Calcio Napoli De Laurentiis pugno di ferro: gli stranieri non possono partire

De Laurentiis pugno di ferro: gli stranieri non possono partire

Ha fatto a gara, fino all’ultimo, con Lotito a chi si arrendeva di fronte all’insensata prospettiva di far riprendere gli allenamenti ai suoi giocatori. Cosa peraltro che sarebbe stata vietata dalle norme. Ma non è certo intenzionato a deporre le armi. Oltre alla mai risolta questione delle multe per il folle ammutinamento di novembre scorso c’è ora da trattare la questione della riduzione degli stipendi per mancanza della prestazione, anche se molti civilisti fanno trapelare qualche dubbio sulle certezze granitiche dei presidenti delle società di calcio. Esistono, e sono valevoli anche nei contratti, le famose clausole della forza maggiore, che varrebbero anche in questi casi e quindi non sarà proprio un percorso senza ostacoli quello delle società che vorrebbero rifarsi ai danni dei calciatori. Lunghi contenziosi si preannunciano.

Ma tornando a De Laurentiis c’è da dire ch al contrario di alcuni suoi colleghi di manica larga almeno su un punto le sue idee chiare sembrano apprezzabili: a differenza di quanto accaduto con Juventus e Inter, con permessi accordati ai loro tesserati per andare via da Torino e Milano, il Napoli ha infatti deciso che nessun calciatore può lasciare il capoluogo partenopeo. Il presidente avrebbe imposto, soprattutto agli stranieri, di restare in città (e d’altronde, salvo che in casi di straordinaria necessità tassativamente previsti, comunque non potrebbero farlo).

La società ha deciso di non “liberare” nessuno, questo tenuto anche conto del fatto che un’eventuale partenza comporterebbe per i giocatori un isolamento di 14 giorni al momento del loro arrivo a casa e una ulteriore e uguale quarantena al rientro in Italia.

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