troppi diritti, alessandro barbano

Troppi diritti:
l’Italia tradita dalla libertà

Il Sabato delle Idee al San Carlo per la presentazione del libro di Alessandro Barbano con il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani e il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini

Venerdì 18 Maggio ore 17.00

Foyer Teatro San Carlo
via San Carlo n. 98 – Napoli

ingresso libero

Da Scampia al San Carlo con al centro del dibattito i diritti. Dopo il lancio del progetto per lo sviluppo delle periferie napoletane venerdì 18 Maggio alle 17 “Il Sabato delle Idee” fa tappa al Teatro San Carlo di Napoli (con ingresso libero) per la presentazione del volume del direttore de “Il Mattino”, Alessandro Barbano: “Troppi diritti. L’Italia tradita dalla libertà” (Mondadori Editore).

Ad aprire il dibattito, coordinato da Paolo Graldi, già direttore de “Il Mattino” e de “Il Messaggero”, ci saranno Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli, Federico II e il fondatore de “Il Sabato delle Idee”, Marco Salvatore, direttore scientifico dell’IRCCS SDN di Napoli.

Per discutere dei temi del libro ci saranno, insieme con l’autore, Massimo Adinolfi, docente di Filosofia della comunicazione all’Università di Cassino ed editorialista de “Il Mattino”, Biagio De Giovanni, già presidente della Commissione per gli affari istituzionali dell’Unione Europea e Rettore emerito dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” , Giovanni Legnini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo e Serena Sileoni, vicedirettore dell’Istituto Bruno Leoni “Idee per il libero mercato”.

Dalla politica alla sanità: tutti i mali del ‘dirittismo’

Presentazione del volume di Alessandro Barbano

L’ipertrofia dei diritti come causa del declino italiano: è questa la lucida diagnosi di Alessandro Barbano nel volume “Troppi diritti”. Si tratta di un virus che ha infiltrato il discorso pubblico e da decenni blocca ogni tentativo della politica e della società di riscattarsi. È ciò che si definisce dirittismo’, malattia che esibisce un sintomo ormai sotto gli occhi di tutti: la crisi della delega, ossia la rinuncia a qualsiasi mediazione tra gli interessi di uno o di pochi e quelli di tutto il corpo sociale.

È accaduto nel campo politico, dove il dirittismo si è tradotto in aperta diffidenza nella classe dirigente e nel diffuso astensionismo; nel campo del sapere, dove manca il criterio della meritocrazia; e nella sanità, dove vale per tutti l’esempio del movimento contro i vaccini. E, altrettanto grave, è accaduto nel campo dei media, dove strumenti come Internet, Facebook, Twitter hanno scalzato la mediazione della carta stampata, stravolgendo spesso il messaggio veicolato.  La combinazione di diritti e tecnica si è così tramutata in un fattore di indebolimento e disgregazione della stessa democrazia. Quello di Barbano è un viaggio nel pensiero di un Paese tradito dalla libertà, in cui nessuna élite ha più il coraggio di dire il vero e di fare i conti con minoranze organizzate sotto la bandiera dei diritti acquisiti. Dal palazzo alla piazza, dai giornali alla Rete, dalla scuola alla giustizia, il discorso pubblico non è più al servizio della democrazia. Troppi diritti racconta con chiarezza come ciò sia accaduto e che cosa fare per uscire da una simile, pericolosissima, crisi epocale.

L’autore – Alessandro Barbano

Giornalista e saggista, dal 2012 è direttore del quotidiano “Il Mattino” di Napoli. Laureato in giurisprudenza all’Università di Bologna, ha alle spalle quasi quarant’anni di professione. Ha insegnato all’Università La Sapienza di Roma, all’Università del Molise, alla Link Campus University e all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove fa parte del comitato scientifico della Scuola di Giornalismo. È autore di saggi dedicati al giornalismo e libri su temi di carattere politico e sociale: Professionisti del dubbio (1997), L’Italia dei giornali fotocopia (2003), Degenerazioni. Droga, padri e figli nell’Italia di oggi (2007), Dove andremo a finire (2011). Nel 2012 ha pubblicato il Manuale di giornalismo, scritto in collaborazione con Vincenzo Sassu, adottato come libro di testo in molte Università italiane.

 

 

 

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